Nuovo, ennesimo, colpo di scena nella politica etrusca. La notizia certa è che l’appuntamento di Giunta è andato deserto e non è una situazione ideale per superare la crisi. Niente screzi di Natale, dalle voci che si rincorrono con insistenza nei corridoi del Granarone, la sindaca Elena Gubetti era ormai in procinto di chiudere l’accordo con i civici che a maggio avevano aperto ufficialmente la crisi con ben otto consiglieri comunali usciti dalla maggioranza ma tutto sarebbe ancora in discussione per la questione Pd. E non si tratta di un nodo facile da sciogliere perché si parla di alcune deleghe, pesanti, “strappate” agli attuali assessori Alessandro Gnazi (al Bilancio) e a Riccardo Ferri (Urbanistica) in favore proprio dei civici. Governo Civico, il cui leader è Alessio Pascucci, avrebbe chiesto l’Urbanistica per Alessandro Gazzella (uno dei dissidenti) mentre per Matteo Luchetti ci sarebbero di nuovo i Lavori Pubblici. Si parla anche di un dirottamento di Federica Battafarano ai Servizi sociali, settore rimasto vacante dopo le dimissioni di Francesca Badini. Un valzer che ha fatto storcere il naso al Partito Democratico, non solo locale, per uno scenario inimmaginabile fino a poche ore fa. Elena Gubetti, che deve al Pd la sua poltrona da sindaco, potrebbe stringere l’accordo oppure farlo saltare. In questa seconda ipotesi forse non ci sarebbero più margini di trattative con i gruppi di Governo Civico e Cerveteri Democratica e si potrebbe materializzare il commissariamento. Nessuno parla. Gubetti aveva annunciato la nuova Giunta già due settimane fa. Da Governo Civico solo silenzio mentre la città, dal punto di vista politico, sta vivendo una delle sue fasi più tristi degli ultimi decenni. Doveva essere la settimana del rimpasto e invece sono i giorni di una crisi senza fine per la politica cerveterana. Otto consiglieri comunali di opposizione hanno sottoscritto una mozione per sfiduciare la sindaca che da 7 mesi è praticamente accerchiata dai dissidenti civici che l’avevano sorretta nella campagna elettorale del 2022. La squadra amministrativa è incompleta e gli assessori tardano ad arrivare nonostante le parole di rassicurazione.