La crescita italiana rallenta ma il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti appare ancora ottimista sulla possibilità di fare meglio delle previsioni più aggiornate. I numeri del governo erano “assolutamente prudenziali”, ribadisce il titolare del Tesoro, tanto che anche se il Pil si dovesse fermare “al +0,7” non cambierebbero i “numeri di finanza pubblica. Anzi siamo convinti – dice – che otterremo risultati migliori”.
“Crescita del Pil asfittica” “E’ vero che la crescita del Pil è asfittica ma ricordiamoci sempre che i Paesi in declino demografico, e purtroppo l’Italia lo è, fanno fatica a fare Pil: se valutassimo il pil procapite troveremmo l’Italia messa meglio ma questo non ci può consolare, questo è un problema gravissimo e non possiamo nasconderlo sotto il tappeto. Qualcosa abbiamo fatto, dovremmo fare di di più, e appena le condizioni ce lo permetteremo lo faremo”.
L’impatto della geopolitica sull’economia Del resto a pesare è anche la situazione geopolitica. “Il mondo purtroppo – evidenzia – si è incamminato in una situazione molto complicata e la vecchia Europa si trova ad affrontare quell’onda di cui tante volte abbiamo parlato, che significa riconversione industriale generata dalla transizione green e arrivata forte, forse prima del previsto e sta partendo dalla Germania a fare ahimé morti e feriti”.
Ires premiale, in arrivo 400 milioni dalle banche Intanto sarebbe in dirittura d’arrivo l’emendamento del governo sull’Ires premiale che dovrebbe vedere la luce in commissione Bilancio alla Camara sabato notte. “Se tu imprenditore hai fatto degli utili e li tieni in azienda ti facciamo lo sconto sulle tasse, un meccanismo apparentemente semplice. Abbiamo lavorato e ci siamo arrivati”. Le coperture, come anticipato arriveranno dalle banche. Ci sarà una “copertura di 400 milioni” che arriveranno da un contributo delle banche, come conferma Giorgetti. Un contributo sul quale gli istituti hanno manifestato la propria freddezza. Il governo, però, tira dritto. Da capire anche quale sarà la platea coinvolta con gli industriali in pressing affinché sia il più ampia possibile.
Transizione 5.0 Altra misura in dirittura d’arrivo sarebbe quella su Transizione 5.0. Una norma, che secondo il ministro, “ha un regolamento complicato ma mercoledì è arrivato il beneplacito a modifiche che entreranno domani o dopodomani in una emendamento che la fa partire, la rende accessibile e anche cumulabile”.