venerdì, Dicembre 13, 2024

Siria, Al Jazeera: “Trovata una fossa comune con migliaia di corpi”. Raid israeliano a Gaza: almeno 33 vittime

Un raid aereo israeliano ha colpito la Striscia di Gaza centrale uccidendo almeno 33 persone e ferendone decine. Lo hanno riferito i medici palestinesi. Nel mirino del raid è finita una casa a Nuseirat, nella zona centrale della Striscia. “Migliaia” di corpi e resti di corpi sono stati rinvenuti vicino a Damasco da giornalisti della tv panaraba Al Jazeera, che ha mostrato immagini in diretta della scoperta nei pressi di Qutayfa, a nord-est della capitale. L’emittente, inoltre, ha smentito che il giornalista Usa Austin Tice, sparito in Siria 12 anni fa, sia l’uomo liberato da una prigione di Damasco di cui circolano numerosi video sui social. Da varie città siriane arrivano intanto filmati che mostrano esecuzioni sommarie condotte da uomini armati contro presunti autori di massacri di civili compiuti per conto del deposto regime di Bashar al Assad. A Gerusalemme un terrorista ha sparato contro un bus ferendo diverse persone: un ragazzino di 12 anni è morto dopo essere stato trasportato in ospedale in condizioni critiche. L’ex capo del sistema carcerario siriano, attualmente residente in South Carolina, è stato incriminato a livello federale a Los Angeles per violazioni dei diritti umani e tortura. Lo ha annunciato il Dipartimento di Giustizia americano, secondo il quale Samir Ousman Alsheikh, 72 anni, è stato accusato di tre capi di imputazione di tortura e uno di cospirazione per commettere tortura. A questi si aggiungevano la frode sui visti e il tentativo di frode sulla naturalizzazione che avevano portato a una prima incriminazione in agosto. L’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite ha affermato che più di un milione di persone, per lo più donne e bambini, sono state recentemente sfollate in Siria da quando i ribelli hanno lanciato un’offensiva per rovesciare il presidente Bashar al-Assad. “Al 12 dicembre, 1,1 milioni di persone sono state recentemente sfollate in tutto il Paese dall’inizio dell’escalation delle ostilità il 27 novembre. La maggior parte sono donne e bambini”, ha affermato l’Ufficio Onu per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha).

Articoli correlati

Ultimi articoli