Servono gesti forti contro gli episodi di violenza nel calcio dilettantistico, che anche nel Lazio sono dilaganti: spesso ad essere coinvolti sono gli arbitri, che finiscono nel mirino di tifosi e calciatori. Lo scorso fine settimana i direttori di gara della nostra regione hanno scioperato per questo, facendo saltare la giornata, mentre i professionisti sono scesi in campo con un baffo nero sul volto: l’ultimo episodio nel piccolo comune di Corchiano, nella Tuscia, dove in una partita di terza categoria è stato aggredito dal capitano dei padroni di casa – squalificato per 5 anni – un arbitro, con prognosi di 30 giorni. Un’attenzione poco piacevole per una comunità che si considera lontana dalla violenza. Il primo cittadino ha ottenuto di organizzare iniziative contro la violenza, ma non nasconde l’amarezza. Tra i tanti casi, a novembre 2023 un arbitro romano è stato aggredito con violenza durante una gara di seconda categoria, rimediando dieci giorni di prognosi e l’idea che questo sia il principale problema del calcio dilettantistico.