Un panorama aperto a 360 gradi, da Ostiense all’Eur e alla Magliana, fino a far perdere lo sguardo in lontananza sulle cime innevate dei monti. La collina di Monte Cucco al Trullo è una terrazza naturale, pressoché sconosciuta al di fuori dei quartieri che la circondano. All’inizio del prossimo anno partiranno i lavori per valorizzarla come parco cittadino. Gli interventi dureranno circa 18 mesi e restituiranno ai cittadini un luogo fino ad oggi abbandonato. Monte Cucco o Collina dei Diamanti fa parte della Riserva Naturale Valle dei Casali. E’ un’altura di 42 metri sul livello del mare che è stata risparmiata dall’edificazione ed è rimasta isolata rispetto al centro abitato. Sovrasta l’ansa del Tevere all’altezza della Magliana e tutt’intorno corrono via Isacco Newton, l’autostrada Roma – Fiumicino e i binari ferroviari, mentre sul versante nord si stendono i caseggiati del Trullo. Varie le ipotesi sull’origine della denominazione, forse derivante dal cognome della famiglia svizzera Kock o Koch poi trasformato in Cucco. La sommità pianeggiante la rende particolarmente agevole per le passeggiate. Il colpo d’occhio che offre spazia dal Gazometro alla cupola della basilica dei santi Pietro e Paolo, e ancora dal “Colosseo quadrato” fino all’agro romano. Vari ruderi sono disseminati nell’area verde. Tra questi, in posizione privilegiata per l’incredibile vista che offre, troviamo la Torre Righetti, un casino di caccia ottocentesco probabilmente utilizzato come ritrovo per banchetti, che facevano seguito alle battute all’interno nella tenuta ricca, a quell’epoca, di cacciagione. L’edificio, alto circa 8 metri, è composto di due strutture circolari, una base nata come cisterna e una seconda struttura sovrapposta. Secondo lo stile neoclassico, era rifinito con una fila di colonne e una cupola. La tenuta di Monte Cucco appartenne ad un illustre personaggio del Regno d’Italia, Guido Baccelli. Medico, luminare e professore presso il Santo Spirito, fu una personalità poliedrica, che oltre all’attività scientifica, con un imporatante contributo nella cura della malaria, svolse attivamente anche l’attività politica. Fu per sei volte ministro della Pubblica Istruzione e poi ministro dell’Agricoltura. Puntò a salvaguardare il patrimonio archeologico di Roma e a dare maggiore autonomia alle istituzioni universitarie, istituì la Galleria d’Arte Moderna, ideò la Passeggiata Archeologica tra le vestigia dell’antica Roma e inventò la festa dell’albero.