sabato, Dicembre 21, 2024

Per avere l’invalidità bastava pagare 200 euro al medico corrotto: raffica di arresti

Per avere l’invalidità bastava pagare 200 euro al medico corrotto. Sono quattro gli specialisti in varie branche della medicina, tutti in servizio presso ospedali pubblici di Roma e provincia, nonché il titolare di un centro di servizi di Albano Laziale, che sono stati posti agli arresti domiciliari in esecuzione di cinque misure cautelari personali, emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Per avere l’invalidità bastava pagare 200 euro al medico corrotto. Sono quattro gli specialisti in varie branche della medicina, tutti in servizio presso ospedali pubblici di Roma e provincia, nonché il titolare di un centro di servizi di Albano Laziale, che sono stati posti agli arresti domiciliari in esecuzione di cinque misure cautelari personali, emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Velletri, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Da Anzio e Nettuno a Pomezia e Ardea, tutti i Castelli, la stessa Capitale: un certificato non si negava a nessuno. L’ottenimento dell’indennità di accompagno e/o l’assegno ordinario di invalidità, entrambe riconosciute ed erogate dall’Inps, era pressochè scontato, anche in assenza delle prescritte visite mediche e delle effettive patologie. Il centro servizi di Albano rappresentava il punto di incontro tra domanda e offerta laddove il titolare del centro servizi si adoperava per il raggiungimento del massimo traguardo economico in termini di invalidità e relativi emolumenti economici con i medici, che attraverso le certificazioni stilate indebitamente su carta intestata delle strutture pubbliche attribuivano valore ufficiale alle certificazioni. Attraverso il monitoraggio del centro servizi, dei medici e degli stessi clienti si è avuto modo di accertare le dinamiche criminose che hanno portato all’esecuzione degli arresti. L’indagine rappresenta il seguito di analoga attività incardinata presso la Procura di Roma e che già nel gennaio 2023 aveva portato all’arresto di un altro medico ortopedico ed un infermiere in pensione, responsabile del laboratorio analisi di una struttura ospedaliera della capitale. Sono tuttora in corso ulteriori attività investigative del personale del NAS di Roma – coordinato dalla Procura della Repubblica di Velletri – mirate all’accertamento delle responsabilità di altre numerose persone coinvolte.

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