Piano Dimensionamento Scolastico della Regione, esplodono le polemiche a Civitavecchia
Dai Docenti al mondo politico (Sindaco in testa), tutti contro una “decisione rovinosa”
La proposta di delibera della giunta regionale per il nuovo piano di dimensionamento scolastico per l’anno 2025- 2025, è pronta per essere approvata, Una serie di novità per gli istituti sono pronte ad essere attuate, ma qualcosa non va. Si alza il coro delle polemiche a Civitavecchia per la proposta di accorpare gli istituti superiori Calamatta e Stendhal. Un No secco e deciso contro una scelta definita “rovinosa” dal sindaco Marco Piendibene. Su tutti anche il corpo docente del Calamatta ha alzato la voce inviando una lettera aperta al Presidente della Regione Lazio On. Francesco Rocca, al Presidente della Giunta e agli Onorevoli componenti la Giunta regionale del Lazio. Eccola nella sua versione integrale: “Gentilissimi, i docenti del Collegio dell’Istituto Luigi Calamatta vogliono proporre il loro contributo affinché la proposta di delibera dove è previsto l’accorpamento degli Istituti Luigi Calamatta e Stendal di Civitavecchia in un unico Istituto di istruzione superiore venga sospesa. Comprendiamo le necessità della Giunta e del Consiglio di adeguarsi a direttive di ordine superiore e per le quali possono essere compiute scelte a volte impopolari, ma vorremmo comunque portare il nostro contributo, non richiesto, per esporre che la scelta della costituzione del nuovo Istituto non è impopolare, bensì risulterà dannosa in termini di progressivo impoverimento dell’offerta formativa del territorio a danno degli istituti tecnici e professionali, che tanto vengono esaltati dal Ministro Valditara e dai maggiori esponenti del tessuto produttivo nazionale, come i veri volani per il rilancio dell’economia del Paese. Si premette che entrambi gli Istituti sono stati riconosciuti dal MIM, nonostante il limitato numero di studenti frequentanti, come Istituti al più alto grado di complessità, per le loro peculiari, specifiche e intrinseche caratteristiche (Decreto con protocollo m_pi.AOODRCA.REGISTRO UFFICIALE(U).0040910.11-07-2024.pdf). Pertanto l’accorpamento basato esclusivamente su un calcolo numerico degli iscritti frequentanti creerà la somma di due realtà scolastiche la cui gestione, già stata definita per ciascuna di esse altamente complessa, sarà in capo ad un’unica Direzione scolastica e amministrativa e con un numero minore di assistenti amministrativi dedicati alle attività della gestione complementare e indispensabile alla didattica. Siamo tutti dipendenti dello Stato e fermamente rispettosi dei principi che regolano il rapporto con la Pubblica Amministrazione, crediamo nei principi di lealtà e di buon andamento, tuttavia siamo anche dei professionisti che dedicano il loro lavoro al successo formativo dei propri studenti e per questo intendiamo dare la nostra visione degli effetti, già sperimentati, della scelta che la Regione Lazio, nella sua piena autonomia, intende compiere in merito alle scelte di dimensionamento.
Il personale scolastico che lavora nelle Segreterie di entrambi gli Istituti che si intende accorpare (Didattica, Personale, Ufficio Tecnico, Ufficio protocollo, ecc…), il DSGA e soprattutto il D.S., sono stati, nel corso di molti anni, edotti su tantissimi aspetti tecnici e professionali, che necessitano una stretta collaborazione con i docenti. Questa collaborazione che può essere facilmente esplicitata in ciascuno dei seguenti punti: lavoro svolto durante le iscrizioni per il nuovo anno scolastico; rapporti bilaterali con i genitori; rapporti con i nuovi Docenti (a tempo determinato ed indeterminato); rapporti con le Ditte, gli Enti che collaborano con la scuola (PCTO, Docenti Esperti e Tutor dei Corsi PNNR, ecc…); rapporti con le Ditte fornitrici di SPECIFICI macchinari, apparecchiature e strumenti didattici; rapporti con le Ditte incaricate della MANUTENZIONE dei suddetti macchinari
Ha una specificità altamente settoriale, data dalle peculiarità del singolo Istituto. Nel momento della ridefinizione del nuovo assetto il personale proveniente da entrambe le realtà, ridotto di numero, assegnato ai singoli uffici e per forza di cose con nuovi compiti che prevedono competenze di gestione di dei due settori unificati, avrà bisogno di essere formato ed informato su tutte le esigenze di ciascun indirizzo. Non sarà possibile svolgere tale lavoro di costruzione delle nuove competenze in pochi giorni, con il rischio di perdere competenze già acquisite perché nella contrazione dell’organico amministrativo avrà valore solo l’aspetto dell’anzianità di servizio al netto delle precedenze previste per legge.
L’Istituto Luigi Calamatta in più rappresenta con i suoi 4 indirizzi un’unicità dell’offerta formativa in tutta l’area a nord di Roma, che viene di seguito spiegata in dettaglio.
Istituto Tecnico Trasporti e Logistica
L’IIS Calamatta ospita tra le sue articolazioni anche l’Istituto Tecnico Trasporti e Logistica dall’Anno scolastico 1998-1999 (26 anni di attività prima come Tecnico del Mare ed in seguito come Tecnico Nautico). Nei 26 anni di attività, grazie all’aumento notevole delle iscrizioni, il settore TTL ha aumentato gli indirizzi al suo interno, offrendo ai suoi iscritti una ampia scelta (CMN – Conduzione del Mezzo Navale, CAIM – Conduzione apparati ed impianti marittimi, CAIE – Conduzione apparati ed impianti elettrici ed elettronici, LOG – Logistica dei trasporti marittimi ed internazionali). E’ l’unico indirizzo di studi italiano che nelle articolazioni CAIM e CMN riconosce ai diplomati il grado di Allievo Ufficiale della Marina Mercantile. L’offerta formativa comprende il conseguimento da parte di qualsiasi alunno iscritto al ttl di 11 brevetti professionalizzanti, finalizzato all’ingresso nel mondo del lavoro. Tale scelta formativa ha garantito al 74% degli studenti diplomati, l’accesso nel mondo del lavoro a tempo indeterminato, entro due anni dal diploma. Il mantenimento dei parametri di qualità imposti dal MIM, dal MIT (in Italia) e dall’EMSA (in Europa) ha permesso al TTL di raggiungere riconoscimenti nazionali ed internazionali, grazie alle tecniche di apprendimento innovative per le materie tecniche. In 26 anni di attività si è estesa notevolmente anche l’area di provenienza degli iscritti, precedentemente riservata al territorio limitrofo alla città (Tarquinia, Tolfa, Allumiere, Ladispoli, Cerveteri), attualmente comprendente tutti i comuni in un raggio di 60 chilometri (da Pescia Romana, Montalto di Castro a nord, fino ad Aranova, Fregene e Palidoro a sud). L’introduzione dell’indirizzo di logistica dei trasporti, oltre ad ampliare le prospettive di lavoro a terra (l’impatto sul territorio dei giubilei del 2000 e del 2025 e degli anni santi del 2016 e del 2033 ne è e ne sarà la dimostrazione immediata) ha anche aumentato la frequenza femminile dell’Istituto, contribuendo a raggiungere la parità di genere. Gli Istituti con la stessa offerta sono a: Roma e Porto Santo Stefano (Grosseto).
Istituto Tecnico Chimica Materiali e Biotecnologie
L’IIS Calamatta ospita tra le sue articolazioni anche l’Istituto Tecnico Chimica, Materiali e Biotecnologie, un indirizzo di studio che rappresenta un’eccellenza nel panorama educativo locale e una risorsa unica per il territorio. Riteniamo che tale accorpamento possa portare, nel lungo periodo, alla scomparsa di un indirizzo di riferimento unico nella città e nel comprensorio a causa di una serie di criticità organizzative e gestionali. Un patrimonio formativo a rischio – L’Istituto Tecnico Chimica, Materiali e Biotecnologie si distingue per la sua forte vocazione nelle discipline STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica), con particolare attenzione alle biotecnologie, alla sostenibilità e all’innovazione scientifica. Questi settori rappresentano il futuro per il mercato del lavoro e la ricerca, oltre a essere al centro delle politiche educative e di sviluppo a livello nazionale e internazionale. Rischiare di perdere un indirizzo così specifico e strategico significherebbe minare il futuro educativo e occupazionale dei nostri giovani. Le conseguenze di un accorpamento complesso – La gestione di un istituto accorpato, con un numero maggiore di indirizzi, ognuno con specifiche esigenze e peculiarità, rischia di penalizzare proprio le realtà più virtuose come il Biotecnologico. Le difficoltà nel governare indirizzi così variegati, unite alla riduzione del comparto organizzativo che spesso accompagna gli accorpamenti, possono portare nel tempo a scelte obbligate che penalizzano gli indirizzi meno numerosi, indipendentemente dalla loro eccellenza. Un destino già vissuto – La storia recente di Civitavecchia ci insegna quanto sia rischioso sottovalutare il valore di un ventaglio ampio di percorsi formativi. La riduzione progressiva degli iscritti culminata con la chiusura ormai sistemica dell’indirizzo costruzioni ambiente e territorio (geometra) a seguito di un accorpamento analogo è un esempio concreto di come si possa perdere, con una decisione simile, una preziosa opportunità per gli studenti. L’accorpamento dell’IIS Calamatta potrebbe rappresentare un ulteriore passo verso la riduzione delle opzioni formative disponibili per le nuove generazioni, riducendo la capacità della scuola di rispondere alle diversificate esigenze formative del territorio. Non solo una questione di posti di lavoro – Oltre alla conseguente perdita di fondamentali risorse umane poniamo l’accento sulla perdita di valore formativo e di eccellenza educativa. L’indirizzo Biotecnologico, pur essendo il più giovane tra gli indirizzi dell’istituto dell’IIS Calamatta ha costruito negli anni una solida reputazione, attraendo studenti interessati a percorsi tecnici e scientifici innovativi e qualificanti. L’accorpamento rischia di disperdere questa identità e di depotenziare l’offerta formativa, con conseguenze irreversibili per tutto il sistema scolastico locale. Un appello per il futuro dei giovani – Chiediamo alle autorità competenti di riconsiderare questa decisione, tenendo conto dell’importanza di preservare e valorizzare un istituto che rappresenta un punto di riferimento per la formazione tecnica e scientifica nella nostra città. L’attenzione verso le STEM e la capacità di offrire percorsi unici e di qualità devono essere una priorità. Perdere, anche gradualmente, il Biotecnologico significherebbe non solo impoverire il ventaglio delle opportunità per i ragazzi delle scuole medie, ma anche compromettere il futuro di un territorio che ha bisogno di istruzione e innovazione per crescere. Gli Istituti con la stessa offerta sono a: Grosseto e Pomezia.
Istituto Professionale Manutenzione
ed Assistenza Tecnica (diurno e serale)
L’indirizzo manutenzione e assistenza si colloca in un contesto di unicità. Questa unicità deriva da almeno due fattori. Il primo fattore è la posizione, nel raggio di almeno 50 chilometri non esiste un altro istituto con le stesse nostre caratteristiche. L’Orioli di Viterbo risulta, per l’utenza della zona di Civitavecchia, mal collegato o addirittura non collegato con i mezzi pubblici e ciò fa del nostro istituto un “unicum” sul territorio. Questo offre la possibilità ai nostri studenti di avere maggior tempo da dedicare agli studi o alle molte attività extracurriculari fondamentali per la loro crescita fisica ed intellettuale. Il secondo fattore è il curriculum d’istituto. Nel corso degli anni questo indirizzo è mutato, sono state fatte delle scelte tecniche e didattiche che si sono adattate al nostro territorio, volte a fornire ai nostri studenti una formazione culturale e tecnica tela da potersi inserire in un contesto lavorativo che nel background di Civitavecchia ha un indotto ed una richiesta notevole. Inoltre, sono state fatte delle precise scelte di orientamento con lo scopo di reperire un’utenza che, opportunamente formata potesse inserirsi in un contesto di lavoro con le dovute competenze, in un contesto dove la domanda non manca. Siamo cresciuti, ci siamo adattati al nostro territorio così da essere la scelta di studenti che nella loro vita avevano il desiderio di intraprendere un lavoro tecnico pratico. Questo perché noi già DA TEMPO FORNIAMO AI NOSTRI RAGAZZI I MEZZI PER IMMETTERSI NEL MONDO DEL LAVORO, senza il bisogno della riforma 4+2, che è comunque un servizio che forniamo, visto che la nostra scuola possiede al suo interno un ITS a cui sono iscritti diversi dei nostri ex studenti di tutti gli indirizzi. Gli Istituti con la stessa offerta sono a: Viterbo, Latina e Follonica (GR)
Istituto Professionale Manutenzione
ed Assistenza Tecnica (sede carceraria)
In aggiunta a quanto espresso nel precedente paragrafo, occorre sottolineare il lavoro svolto dall’IIS Calamatta nelle sedi Carcerarie del territorio. È stato instaurato un rapporto lavorativo con molto impegno e dedizione da anni con gli organi penitenziari, finalizzato all’inclusione nel mondo lavorativo del personale ex recluso a fine pena. L’accorpamento potrebbe causare una modifica del personale docente ed una conseguente necessità di formazione specifica. Le conseguenze economiche determinate dalla necessità di formazione dei nuovi docenti (già espletate dal personale docente “Manutenzione ed Assistenza tecnica” del Calamatta) ricadrebbero completamente sul nuovo Istituto, perdendo per molto tempo i già esistenti raccordo e mediazione costante con l’area educativa della sede penitenziaria. Verrebbe meno l’attenzione, per un periodo prolungato, sulle necessità formative degli alunni della Sede carceraria.
Istituto Professionale MADE IN ITALY (MODA)
L’indirizzo industria e artigianato per il Made in Italy è presente sul territorio dal 1996; nei molti anni di attività l’offerta formativa è cresciuta, puntando costantemente sull’artigianalità e sul Made in Italy, formando tecnici specializzati e creando una vasta rete di contatti sul territorio con le aziende di settore, che decidono ogni anno di accogliere ed assumere i nostri studenti. La fitta rete di contatti ha permesso all’indirizzo di crescere costantemente e i laboratori di settore sempre aggiornati ed innovativi permettono agli alunni di crescere e formarsi per essere assunti dalle principali aziende di moda o per aprire delle loro imprese arricchendo il territorio, per portare avanti l’artigianalità che rende il nostro Made in Italy famoso nel mondo. Negli anni sono state create e presentate molte collezioni di alta moda, che hanno ottenuto un enorme riscontro sui canali online di settore e su prestigiose riviste di moda, che hanno esaltato la professionalità e la preparazione dei nostri studenti. Non solo tradizione ed artigianalità, ma anche tecnologia ed innovazione sono elementi fondanti del settore moda, che grazie a software specifici riesce a formare studenti assunti nelle maggiori aziende di indirizzo. Un esempio su tutti: grazie al progetto di ricerca del Ministero dell’Istruzione e del Merito “imparIAmo digitale” sull’intelligenza artificiale, al quale una classe dell’indirizzo moda ha partecipato con interesse, il nostro Istituto è stato selezionato tra i più interessanti sul territorio italiano ed il progetto della classe coinvolta verrà presentato agli Stati generali della scuola digitale a Bergamo. I nostri alunni, al termine del percorso di studi, vengono spesso selezionati dalle maggiori Accademie ed Università di indirizzo come vincitori di borse di studio, grazie alla loro preparazione. Gli Istituti con la stessa offerta sono a: Roma e Viterbo.
Conclusioni
Negli ultimi 2 anni l’IIS Calamatta ha incrementato gli iscritti nonostante la denatalità e la crisi dei tecnici e dei professionali. Da evidenziare il grande lavoro svolto di costruzione di credibilità, affidabilità e professionalità, nonostante alcuni vetusti preconcetti ancora presenti sul territorio. Tale aumento ha riguardato anche la comunità adulta con il Serale e di recupero con il Carcere. Gli studenti adulti sono complessivamente 116 (61+55). Dati oggettivi (fonte MIM da poter visionare direttamente consultando le pagine del link https://unica.istruzione.gov.it/cercalatuascuola/istituti/RMIS06600P/luigi-calamatta/ )
Anno scolastico 2023/24: Tecnico: alunni totale 291; classi prime alunni 43; Professionale: alunni totale 237; classi prime alunni 40; Carcere studenti 36; Serale studenti 55.
Anno scolastico 2024/25: Tecnico: alunni totale 296; classi alunni prime 83 (+100% rispetto l’anno precedente); Professionale: alunni totale 261; classi prime alunni 61 (+55% rispetto l’anno precedente); Carcere studenti 55; Serale studenti 61.
Per concludere, il presente documento ha la volontà di esporre alla Vostre gentilissima attenzione il modo con cui lavoriamo e far comprendere che questo accorpamento porta con sé un rischio serio di impoverire (nella migliore delle ipotesi) la nostra offerta formativa che nel tempo abbiamo costruito, e nella peggiore di cancellare definitivamente un sistema che per quanto in divenire iniziava a dare ottimi frutti, con studenti che scelgono il nostro istituto per le possibilità che diamo loro per la formazione opportunamente selezionata e volta esclusivamente al loro ingresso nel mondo del lavoro, nelle università e nei vari Corpi/Enti dello Stato. Questa proposta di delibera Regionale dal nostro punto di vista ci appare, per la tempistica particolarmente accelerata e soprattutto per la scarsa se non insufficiente partecipazione su cui poggia, come il riflesso di una logica top-down (piramidale) che rischia di non valorizzare l’identità, le necessità e le potenzialità della comunità e del territorio del Nostro Istituto, per il quale si prospetta una vieppiù sfavorevole erosione formativa ed educativa, a svantaggio di ampie, e talvolta assai fragili, fasce di popolazione”. Fin qui il testo della lettera firmata dai Docenti dell’Istituto Luigi Calamatta.
Le preoccupazioni del Pincio
Il Sindaco Marco Piendibene scrive a Regione, Ufficio Scolastico Regionale
e Città Metropolitana chiedendo la sospensione di questa fusione
Il sindaco di Civitavecchia Marco Piendibene ha scritto a Regione, Ufficio Scolastico Regionale e Città Metropolitana chiedendo la sospensione della fusione fra gli istituti Stendhal e Calamatta. Questo il testo della missiva. “Se è vero che il dimensionamento scolastico, annualmente operato dalla regione Lazio, ha come obiettivo quello di programmare un’offerta formativa più funzionale ed efficace, di realizzare il diritto all’apprendimento e di ridurre il disagio degli studenti, non si riesce proprio a comprendere la ratio del dimensionamento che vedrà accorpati l’Istituto Stendhal e l’Istituto Calamatta. Come amministrazione comunale, seppure non competente in materia, vogliamo esprimere forte la nostra preoccupazione e il nostro dissenso soprattutto a nome degli studenti, delle famiglie dei docenti, del personale ATA, dei dirigenti di cui si allega nota e della cittadinanza tutta. Il dimensionamento scolastico è un’operazione dolorosa e certamente crea disorientamento nelle realtà scolastiche. Oggi l’operazione di dimensionamento va inspiegabilmente a coinvolgere due realtà scolastiche di Civitavecchia, alle quali è riconosciuta, vista la complessità che le contraddistingue, la fascia A: l’Istituto di istruzione superiore Calamatta e l’Istituto di istruzione Stendhal. Le valutazioni non possono essere meramente numeriche, ma vanno iscritte in una riflessione sulle articolazioni numerose che contraddistinguono i due istituti, sulla sofferta storia di entrambi e sulla risposta che sia l’Istituto Stendhal sia l’Istituto Calamatta sono riusciti a dare nel tempo a fasce fragili della nostra realtà territoriale nell’ambito del disagio socio ambientale, della fragilità, della disabilità, della riqualificazione professionale, offrendo concrete opportunità di inserimento nel tessuto lavorativo. Sono queste operazioni umane e didattiche volte al successo scolastico e formativo di giovani spesso in percorsi di devianza e di recupero. Si vogliono dimensionare due istituti tecnici e professionali all’interno dei quali convivono già, con difficoltà, molteplici indirizzi di qualificazione: le professionalità alberghiere, le professionalità tecnico economiche, le professionalità tecnico turistiche, le professionalità del mare, le meccaniche, le elettriche. Il territorio di afferenza è molto ampio: paesi paesi della costa verso Roma, quali Santa Marinella, Ladispoli, Cerveteri, Fiumicino e molti luoghi del viterbese soprattutto per l’Istituto Calamatta: Monteo Romano, Blera, Barbarano. Non manca la presenza di località della Maremma, quali Montalto, Pescia e Orbetello. Ogni indirizzo ha i propri laboratori, ha proprie difficoltà in ordine alla garanzia della sicurezza, della modernità della strumentazione, della gestione e della conservazione di delicata strumentazione. Va sottolineato inoltre che entrambi gli istituti hanno attivato percorsi di educazione degli adulti con un orario che li vede aperti dalla mattina presto fino a sera, alle ore 20:30 e 21:00, ogni giorno. Non va dimenticato che entrambe le istituzioni scolastiche hanno aperto con successo un proprio percorso di studi presso le due sedi carcerarie di Civitavecchia: sede Passerini di via Tarquinia e supercarcere in via Aurelia. A tutto questo va sommato l’impegno profuso per realizzare, fortunatamente con successo, un virtuoso partenariato di istruzione tecnica superiore. Parliamo di due ITS, che rappresentano un esempio virtuoso regionale di percorso di alta formazione professionale, riconosciuto anche dal sistema universitario, nell’ambito delle professionalità portuali, del management turistico e delle professionalità alberghiere. Anche chi non conosce bene il sistema scolastico può facilmente cogliere come l’operazione di dimensionamento vada in qualche modo a creare un “mostro”, che finirebbe sicuramente per lasciare indietro qualcuno e qualcosa. Alla luce di quanto sopra chiediamo di sospendere ogni operazione di aggregazione o fusione, che coinvolga le due istituzioni scolastiche, in una rovinosa operazione di dimensionamento, perché il risparmio conseguente, sempre che il risparmio sull’istruzione sia un valore, non sarà certamente proporzionale o comunque sufficiente a sostenere un’operazione che andrebbe a sconvolgere un equilibrio già molto difficile del sistema istruzione nella nostra città”.
AVS e Demos
Contrari anche Alleanza Verdi e Sinistra, e Demos, ecco le loro ragioni in questo intervento: “L’Istituto Stendhal e l’Istituto Calamatta di Civitavecchia rappresentano due realtà scolastiche ben radicate nel territorio, con una propria specificità educativa e didattica; entrambi gli istituti svolgono un ruolo fondamentale nell’offerta formativa locale, rispondendo alle esigenze di studenti e famiglie e contribuendo al tessuto sociale e culturale della città. Le proposte di accorpamento tra istituti scolastici – si legge nella nota – spesso motivate da esigenze di razionalizzazione economica o organizzativa, possono comportare significativi disagi per studenti, famiglie, docenti e personale ATA, oltre a rischiare una perdita di identità e qualità educativa: l’accorpamento potrebbe causare sovraccarico gestionale e amministrativo, penalizzando entrambe le realtà scolastiche senza contare una riduzione dell’autonomia degli istituti che potrebbe compromettere la capacità di rispondere in modo mirato alle necessità educative degli studenti e delle studentesse e ai bisogni formativi del territorio. Non risulta infatti nemmeno essere stata svolta un’adeguata consultazione con le parti interessate, quali il corpo docente, gli studenti, le famiglie e le autorità locali. Riteniamo assolutamente necessario preservare l’identità e l’autonomia di entrambi gli istituti per garantire un’offerta formativa diversificata e di qualità. È necessario invece che qualsiasi intervento che coinvolga le istituzioni scolastiche debba essere pianificato in modo condiviso e partecipato, con il coinvolgimento delle comunità scolastiche e locali. Esprimiamo quindi la nostra più ferma contrarietà all’accorpamento dell’Istituto Stendhal e dell’Istituto Calamatta di Civitavecchia e ci rivolgiamo anche alla Consigliera regionale Emanuela Mari: è così che tutela gli interessi della sua città? Distruggendo due scuole in un colpo solo? Chiediamo che si istituisca subito un tavolo di confronto con la Regione Lazio e Città Metropolitana, le dirigenze scolastiche, i rappresentanti degli studenti, le famiglie e le parti sociali, per salvaguardare l’autonomia e l’identità di entrambe le scuole”.
Marietta Tidei (Italia Viva):
«Sbagliato l’accorpamento
tra Stendhal e Calamatta»
«Esprimo tutta la mia preoccupazione e giudico profondamente sbagliata la scelta che la Regione Lazio si accinge a fare, accorpando in un unico istituto l’ISS Calamatta e l’ISS Stendhal. Si creerebbe in tal modo un istituto molto grande, con oltre 1400 studenti, che unirebbe indirizzi e specificità estremamente diverse tra loro, generando confusione e rischio di riduzione di personale negli istituti coinvolti». Lo dichiara la consigliera regionale Marietta Tidei. «Tale orientamento della Regione – tuona – rappresenta un segnale di forte disattenzione per questo territorio, anche in considerazione del fatto che, ad esempio, l’Istituto Calamatta è stato capofila e oggi è tra i soci fondatori della fondazione per l’ITS che proprio nel 2022 avevamo in tanti fortemente voluto, anche per andare incontro alle esigenze dettate dalla trasformazione di questo territorio e per poter dare più opportunità di formazione sulla transizione ecologica, in un momento particolarmente delicato come quello che in questo ambito sta vivendo Civitavecchia. Snaturare queste due realtà così significative, per una mera logica aritmetica, rappresenterebbe un duro colpo alle prospettive formative di tanti nostri giovani. Mi auguro – conclude Marietta Tidei – che entro lunedì, quando verrà approvata la delibera, la Giunta riveda tale scelta che a mio parere sarebbe fortemente punitiva nei confronti della città».