Si è concluso al tribunale di Civitavecchia il processo giudiziario a carico di Jacopo Bonini, il trentenne accusato di vilipendio alla bandiera italiana.
Una foto lo ritraeva, infatti, mentre, indossando la fascia tricolore, eseguiva un gesto con il braccio destro teso all’interno dell’ufficio dell’allora vicesindaco Manuel Catini. L’immagine, scattata con un cellulare e rapidamente diffusa online circa sei anni fa, aveva suscitato notevole clamore.
Bonini, difeso dall’avvocato Andrea Miroli, è stato assolto con formula piena «perché il fatto non sussiste». La vicenda aveva portato alle dimissioni di Catini dalla carica di vicesindaco nell’aprile 2018, pur mantenendo il ruolo di assessore ai Servizi sociali e Politiche giovanili. La fotografia era stata pubblicata sui social media da un consigliere di minoranza dell’epoca, che aveva descritto l’atto come “goliardico”. In seguito alla diffusione dell’immagine, la Digos aveva avviato delle indagini che avevano portato al processo. L’istruttoria processuale si era conclusa circa un anno e mezzo fa, con le testimonianze dell’ex vicesindaco, dell’imputato stesso e di un testimone della difesa, davanti al giudice Francesca Romana Maellaro. Durante il processo, era presente anche l’ex consigliere comunale Anselmo Ranucci, colui che aveva originariamente pubblicato la foto sui social.
Ranucci ha dichiarato di aver semplicemente criticato il gesto avvenuto nell’ufficio di Catini, di aver oscurato il volto di Bonini nella foto pubblicata e di aver ricevuto numerosi messaggi di protesta in seguito alla diffusione dell’immagine. La vicenda, come accennato all’inizio, suscitò clamore in tutta la provincia viterbese, e costò le dimissioni annunciate il 3 aprile 2018, al vicesindaco Manuel Catini, pur rimanendo assessore ai Servizi sociali e Politiche giovanili, creando non poco trambusto nel palazzo comunale.
Le motivazioni della sentenza di assoluzione saranno depositate entro novanta giorni.