mercoledì, Dicembre 25, 2024

Siria, accordo per scioglimento dei gruppi armati. Proteste dopo incendio albero di Natale ad Hama

Mentre i negoziatori cercano in Qatar di elaborare un accordo di cessate il fuoco a Gaza, un funzionario israeliano ha dichiarato al Times of Israel che Hamas ha fornito “segni di vita” per diversi ostaggi. In Siria proteste cristiane a Damasco per l’incendio di un albero di Natale a Suqaylabiyah. Intanto le nuove autorità siriane hanno annunciato di aver raggiunto un accordo con i gruppi ribelli per il loro scioglimento e integrazione nelle forze di difesa regolari. E una donna, Aisha al-Dibs, è stata nominata capo dell’ufficio per gli affari delle donne nell’amministrazione provvisoria della Siria. L’esercito di Israele afferma che un missile lanciato dagli Houthi dello Yemen è stato intercettato prima che entrasse nello spazio aereo israeliano. Lo riportano i media locali. Le sirene d’allarme hanno suonato per preoccupazione nel centro del Paese a causa del pericolo di caduta di detriti dal proiettile balistico intercettato, spiegano le Forze di difesa israeliane (Idf). I servizi d’emergenza medica locali affermano che nove persone sono rimaste ferite nella corsa ai rifugi. Si tratta della seconda notte consecutiva in cui il gruppo sostenuto dall’Iran lancia un missile verso il territorio dello Stato ebraico. Quattro giorni fa un proiettile balistico Houthi è sfuggito ai sistemi di difesa israeliani ed è caduto in un parco di Tel Aviv, con un bilancio di 23 feriti. Otto persone, tra cui due donne, sono rimaste uccise durante un raid israeliano in un campo profughi a Tulkarem, in Cisgiordania, ha annunciato il ministero della Sanità palestinese, mentre l’esercito israeliano ha indicato da parte sua di aver “eliminato un terrorista”. Secondo il ministero, con sede a Ramallah, sette persone sono state uccise nel campo profughi di Tulkarem, nella Cisgiordania occidentale, e un’altra nel vicino campo di Nour Chams, dopo un raid lanciato dalle forze armate israeliane. Oltre 25mila siriani sono tornati a casa dalla Turchia da quando Bashar Al Assad è stato rovesciato dai ribelli Hts guidati dagli islamisti. Lo ha affermato il ministro degli Interni turco Ali Yerlikaya. “Il numero di persone che sono tornate in Siria negli ultimi 15 giorni ha superato le 25mila”, ha detto all’agenzia di stampa ufficiale Anadolu.

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