Ieri, lo storico e prezioso orologio a sei ore della torre civica di Cerveteri, sia pur simbolicamente, ha cessato di battere le sue ore, e si è chiuso in un ancor più muto silenzio. È morto, dopo una lunga malattia, Salvatore Baldani, l’ultimo Temperatore di questo orologio simbolo della nostra città. Un orologio unico e affascinante. Che segnava, quando fu costruito, non le ore come siamo abituati noi, ma quelle che mancavano al tramonto. Le ore che mancavano al buio che fermava tutti i lavori.L’Orologio a Sei Ore di Cerveteri è un unicum nel suo genere. Ce ne sono non più di 70-80 nel mondo. Pochi sono quelli ancora funzionanti. Ma l’unico, a quanto ci risulta, che funziona ancora con il suo meccanismo originario è proprio quello di Cerveteri. La storia di questi orologi è affascinante. Non sono solo un esempio di tecnologia, ancora funzionante, di più di 300 anni fa, ma sono i testimoni di un mondo che non esiste più. Un mondo che era regolato dai cicli della natura. E in particolare dal ciclo solare che determinava il giorno e la notte. Salvatore Baldani è stata l’ultima persona che conosceva intimamente quell’orologio posto sulla torre civica di Cerveteri. Ne conosceva ogni ingranaggio, e ogni cura e carezza che serviva per farlo funzionare perfettamente dopo 300 anni. Ne è stato, fino al 1994, il suo Temperatore. Un nome altisonante, e che forse non fa capire bene il compito a cui era dedito ogni giorno dell’anno, per 365 giorni all’anno.