Il presidente russo Vladimir Putin, nella sua conversazione con l’omologo azero Ilham Aliyev, si è scusato per il “tragico incidente avvenuto nello spazio aereo russo”. Mercoledì un aereo passeggeri dell’Azerbaijan Airlines si è schiantato in Kazakistan mentre era in viaggio verso la capitale cecena Grozny. Putin ha quindi fatto le condoglianze alle famiglie delle vittime. Il presidente russo ha aggiunto che mentre l’Embraer 190 dell’Azerbaijan Airlines stava per atterrare, i droni ucraini stavano attaccando Grozny e le difese aeree russe erano quindi state attivate per respingere quegli attacchi, secondo quanto scrive la Tass citando fonti del Cremlino. Putin e Aliyev hanno sottolineato la necessità di un’indagine approfondita e completa, garantendo che i responsabili saranno chiamati a rispondere dell’incidente. Sulla tragedia, l’Alto rappresentante dell’Unione europea Kaja Kallas chiede un’indagine “rapida e indipendente”, ricordando su X che le segnalazioni secondo cui l’incidente potrebbe essere stato causato dal fuoco russo sono un “duro promemoria” del volo MH17 della Malaysia Airlines, abbattuto con un missile terra-aria dai ribelli sostenuti da Mosca sull’Ucraina orientale nel 2014.
Zelensky: la Russia dia spiegazioni sul disastro Interviene in merito anche Volodymyr Zelensky, spiegando di aver avuto un colloquio telefonico con il presidente dell’Azerbaijan. “Ho espresso le mie condoglianze a lui e al popolo azerbaijano in merito al tragico incidente del volo J2-8243. Abbiamo riconosciuto l’eroismo dei piloti e dell’intero equipaggio dell’aereo. La priorità chiave ora è un’indagine approfondita per fornire risposte a tutte le domande su cosa sia realmente accaduto. La Russia deve fornire spiegazioni chiare e smettere di diffondere disinformazione. Foto e video mostrano chiaramente i danni alla fusoliera dell’aereo, tra cui fori e ammaccature che puntano saldamente a un attacco di un missile della difesa aerea. Sosterremo l’Azerbaijan in questa situazione con tutti i mezzi necessari e faremo appello anche ad altri Paesi affinché ci assistano”.