Un raid israeliano ha colpito l’ospedale Al Wafaa nella parte occidentale della Striscia, uccidendo almeno sette persone, mentre almeno 11 sono i morti per un attacco di Tel Aviv a un deposito di munizioni non lontano da Damasco. L’agenzia palestinese Wafa riferisce che un neonato è morto a Gaza a causa del freddo e delle temperature in calo, segnando il quinto decesso in simili circostanze in meno di una settimana. Il fratello gemello è in terapia intensiva. Le forze di Tel Aviv hanno arrestato il direttore dell’ospedale Kamal Adwan, l’ultimo funzionante nel nord di Gaza. La notizia è stata confermata dalla protezione civile locale. L’esercito israeliano ha detto di averlo fermato perché sospettato di essere un terrorista. Dopo l’ennesima notte in tenda per fuggire all’incubo della guerra nella Striscia, riscaldata solo dai corpi dei genitori, la neonata “al mattino era priva di sensi, come un pezzo di legno, il piccolo faccino e le labbra livide”, ha racconta all’agenzia Associated Press il padre Mahmoud al-Faseeh. Il genitore di Sila ha quindi spiegato di averla avvolta in una coperta per cercare di tenerla al caldo nella loro tenda, ma questo non è stato sufficiente. Ha detto inoltre che la tenda non era sigillata contro il vento e il terreno era freddo, dato che le temperature sono scese a 9 gradi. “Ha fatto molto freddo durante la notte e noi adulti non siamo riusciti a sopportarlo. Non riuscivamo a stare al caldo. Sila si è svegliata piangendo tre volte durante la notte e al mattino l’hanno trovata senza reagire, con il corpo rigido. L’hanno portata di corsa in un ospedale da campo dove i medici hanno cercato di rianimarla, ma i suoi polmoni erano già compromessi”. Ahmed al-Farra, direttore del reparto pediatrico dell’ospedale Nasser di Khan Younis, ha confermato che la bambina è morta per ipotermia.
Altri tre neonati morti in 3 giorni La tragica storia di Sila non è l’unica nel secondo inverno che Gaza vive sotto le bombe: nelle ultime 72 ore infatti altri 3 neonati sono deceduti in simili circostanze. Secondo i funzionari sanitari locali, la carenza di cibo tra le madri sta contribuendo a un aumento dei problemi di salute tra i bambini, mettendo ulteriormente a dura prova le strutture mediche e i servizi di emergenza della Striscia.