Le unità navali ucraine hanno distrutto più di 37.000 droni russi di vario tipo nel 2024: lo ha reso noto la Marina militare di Kiev, come riporta il Kyiv Independent. Le perdite di velivoli senza pilota della Russia includono 35.670 droni Fpv, 1.140 droni d’attacco, 192 droni operativi e tattici e 164 droni kamikaze Shahed-136/131. Inoltre, nel corso dell’anno le forze navali ucraine hanno distrutto cinque navi e 458 imbarcazioni nemiche. La regione separatista moldava della Transnistria ha interrotto la fornitura di riscaldamento e acqua calda alle famiglie dopo lo stop al transito di gas russo attraverso l’Ucraina, secondo quanto riferito dalla Reuters. Una dichiarazione sul sito web dell’azienda energetica nazionale afferma che i tagli al riscaldamento sono entrati in vigore oggi alle 7 ora locale, ma alcune strutture come gli ospedali sono state esentate. Il comunicato invita i residenti a vestirsi in modo pesante, a riunire i membri della famiglia in un’unica stanza, ad appendere coperte o tende spesse alle finestre e alle porte dei balconi e a utilizzare stufe elettriche. Dopo l’inizio dell’invasione dell’Ucraina nel febbraio 2022, la dipendenza dei Paesi europei dalle forniture di gas proveniente dalla Russia è scesa dal 40% del loro fabbisogno nel 2021 a circa l’8% attuale. A partire da oggi, con l’interruzione del transito del gas russo attraverso l’Ucraina che si aggiunge alla chiusura del Nordstream, l’unica via di approvvigionamento per l’Europa dalla Russia resta il Turkstream, il gasdotto che attraversa la Turchia. Il flusso di gas proveniente dalla Russia attraverso l’Ucraina si ferma anche nel punto d’ingresso di Tarvisio, in provincia di Udine. Lo rileva Radiocor in base a dati ufficiali Snam. Da Tarvisio nel corso del mese di dicembre sono stati importati in totale 526 milioni di metri cubi, ma nell’ultima settimana il volume si è ridotto quasi a zero. Nell’ultimo mese del 2024 però buona parte del gas giunto a Tarvisio non proveniva dalla Russia bensì dai serbatoi di Austria e Germania. Secondo le stime presentate da Radiocor la domanda di gas in Italia dovrebbe rimanere su livelli contenuti fino al 7 gennaio e sarà coperta grazie alle forniture dell’Algeria, agli stoccaggi e al gas naturale liquefatto (Gnl). Con l’entrata in funzione del rigassificatore Snam di Ravenna, giunto lunedì in acque italiane e operativo da aprile, con il solo Gnl sarà coperta l’intera domanda di gas russo che l’Italia aveva prima della guerra, ovvero 28 miliardi di metri cubi.