L’anno nuovo è iniziato nel peggiore dei modi per chi usufruisce del trasporto pubblico locale. Modifiche agli orari, soppressioni di corse e addirittura di intere linee, come ad esempio la 33 che collegava Valcanneto a Torrimpietra permettendo a tantissimi studenti e lavoratori di raggiungere la stazione ferroviaria più vicina per andare a scuola o a lavoro. «Gli abitanti di Valcanneto sono costretti a partire dalla stazione di Ladispoli», commenta la signora Patrizia. «Il problema oltre che partire sarà tornare a casa!», risponde la signora Manuela.
Dal canto suo il Comune di Cerveteri ha già inoltrato richiesta al Comune di Ladispoli di convocare un tavolo urgente per rivedere tragitti, orari e linee contestando le motivazioni che avrebbero portato a questa revisione. Una razionalizzazione che appare “eccessivamente ed ingiustificatamente gravosa per la parte di percorrenza e servizio che viene sostanzialmente soppressa”, si legge nel documento.
«Apprendiamo con stupore che è intenzione della sindaca di Cerveteri di rivolgersi alle autorità superiori per la soluzione delle corse del Tpl linea 33 che saranno soppresse. Peccato però che quando deciderà di rivolgersi all’autorità superiore sarà sempre tardi visto che il programma del gestore era noto da tempo», tuonano intanto i consiglieri d’opposizione Lugino Bucchi, Niccolò Accardo e Salvatore Orsomando. I tre consiglieri puntano i riflettori anche sul mancato ripristino, in tre anni, di «una fermata lungo via Doganale, cosa a dir poco vergognosa visto che è stata annullata per mancanza della palina segnaletica andata distrutta a mai reinstallata». I tre consiglieri di minoranza invitano inoltre il primo cittadino etrusco a “sciogliere” la “comunione del servizio” col Comune di Ladispoli qualora questi non dovrebbe portare i suoi benefici alla collettività perché «i disagi, come in questo caso ricadono sui cittadini tutti i giorni per 365 giorni all’anno. E i cittadini – incalzano ancora i Bucchi, Accardo e Orsomando – sono quelle persone che un attenta amministrazione dovrebbe tutelare, sempre, per migliorarne la qualità della vita. Infatti, come fatto presente in varie circostanze, la linea del Tpl in discussione dovrebbe essere allungata almeno fino a Borgo S. Martino, luogo da dove provengono diversi utenti costretti a recarsi a Valcanneto per usufruire del servizio che , invece, verrà soppresso».