Sulla sua azione di governo Giorgia Meloni non ha “pentimenti né rimpianti perché in questi due anni e mezzo non ci siamo mai risparmiati”. E spiega che pur essendo stata chiamata dagli italiani “a governare l’Italia in una fase estremamente complessa”, in questa complessità “abbiamo sempre cercato di muoverci seguendo un’unica bussola, quella dell’interesse nazionale”. E lei, da presidente del Consiglio, “non ho mai fatto una scelta della quale dovermi vergognare”. Sulla fiamma del simbolo di Fratelli d’Italia, poi spiega, come “toglierla non sia mai stata una questione all’ordine del giorno”. Parlando delle polemiche per i rapporti del centrodestra con Elon Musk, evidenzia: “Siamo sicuramente due persone che hanno un ottimo rapporto. E’ un uomo geniale ed è sempre molto interessante confrontarsi con lui. E’ una grande personalità del nostro tempo, un innovatore straordinario e che ha sempre lo sguardo rivolto al futuro. Trovo naturale poter dialogare con lui. Certo, ci sono cose su cui il nostro punto di vista è più simile, altre che ci vedono più distanti, ma questo non impedisce il confronto. E, mi consenta, fa abbastanza sorridere chi fino a ieri esaltava Musk come un genio e oggi invece lo dipinge come un mostro, solo perché ha scelto il campo ritenuto ‘sbagliato’ della barricata. Io, da sempre, non ragiono così”. E quando le viene obiettato che alcune opportunità concesse alle aziende di Musk potrebbero diventare un rischio per la nostra sicurezza nazionale, il premier ribatte che “in primo luogo ho lavorato e lavoro per avere maggiori investimenti in Italia e valuto l’utilità di ogni investimento con la lente dell’interesse nazionale, non con quella delle idee politiche o dell’amicizia di chi investe. Questo lo facevano altri. La bussola della mia azione è la difesa dell’interesse nazionale – sottolinea Meloni -. E questo include, ovviamente, anche la necessità di contemperare le istanze di partecipazione e innovazione con le esigenze di sicurezza. Ma è un ragionamento che si applica a chiunque voglia investire in Italia, indipendentemente dal nome che porta l’azienda”.
I dati sull’occupazione “Vado fiera” dei “dati sull’occupazione”, spiega quindi il presidente del Consiglio in un’intervista al settimanale Sette del Corriere della Sera. “Abbiamo il tasso di occupazione più alto dalla Spedizione dei Mille e il tasso di disoccupazione più basso da quando è stato lanciato il primo iPhone – sottolinea il premier -. Gli ultimi dati Istat relativi al terzo trimestre 2024 hanno confermato questa tendenza, e ci dicono che il tasso di occupazione è arrivato al 62,4% e che la disoccupazione continua a calare, con una riduzione dello 0,6% rispetto al trimestre precedente”. “E sono particolarmente orgogliosa – aggiunge Meloni – del fatto che, sotto il primo governo guidato da una donna, il tasso di occupazione femminile sia il più alto di sempre e che per la prima volta abbiamo superato il tetto dei dieci milioni di donne lavoratrici”.
Litigiosità? Ci si confronta, azione di governo mai indebolita Sulle frizioni interne nella maggioranza, il capo del governo osserva che all’interno della coalizione di centrodestra che sostiene il governo “ci si confronta, come d’altronde succede in tutte le famiglie che si rispettino. Il centrodestra è composto da forze politiche diverse, ognuna con la propria identità ma che sa sempre trovare una sintesi. Condividiamo una visione del mondo, e ci riconosciamo sui valori fondamentali. Questa è la nostra forza, da trent’anni a questa parte. Dopodiché, le maggioranze davvero litigiose hanno il problema di non riuscire a fare nulla. Non mi pare il nostro caso, francamente”.