lunedì, Gennaio 6, 2025

Al via i saldi invernali in tutte le Regioni: previsto un giro d’affari di oltre 4 miliardi

Dopo la partenza anticipata in Valle d’Aosta, anche nel resto delle Regioni iniziano i saldi invernali. Secondo Confcommercio, sei persone su dieci acquisteranno qualcosa e il 22,1% dei consumatori spenderà più dell’anno scorso (un aumento di quasi due punti sul dato 2024), per un giro d’affari complessivo di 4,9 miliardi di euro. La maggioranza delle persone preferirà rimpolpare l’armadio con nuovi acquisti di abbigliamento (93%), calzature (76%) e biancheria intima (40,7%). Il 55% afferma di aver cambiato le proprie abitudini per via del cambiamento climatico, dato confermato dal 77,6% delle aziende che segnalano un ritardo nell’inizio della domanda di abbigliamento invernale. Circa metà dei consumatori, il 49%, comprerà un prodotto che desiderava da un po’, e quasi sette su dieci faranno i propri acquisti sia in sede che online, mentre solo il 31,4% (contro il 37% del 2024) userà i social per cercare i prodotti più convenienti. Le imprese prevedono che durante i saldi di gennaio 2025 il numero di clienti nei negozi sarà simile a quello del gennaio 2024, senza aspettarsi un aumento significativo. Tuttavia, i saldi continuano a rappresentare un’opportunità per le imprese di acquisire nuovi clienti, con quasi il 58% che si aspetta visite da nuovi acquirenti. Inoltre, il 78,2% delle aziende prevede che incideranno fino al 20% sulle vendite annuali complessive. Quanto a quali sconti aspettarsi sull’etichetta, il 64% dei negozi proporrà fino al 30% sui prodotti in vendita. Ed è proprio alle etichette che le associazioni dei consumatori ricordano di fare attenzione. Oltre al consueto consiglio di controllare che sia esposto il prezzo precedente, Assoutenti esprime preoccupazione per saldi che “saranno caratterizzati dalla solita disinformazione sulla nuova direttiva omnibus, volta a tutelare il consumatore dal cosiddetto ‘prezzo civetta’ e fornire maggiori garanzie negli acquisti nei negozi fisici e sul web”. Per questo, spiega il presidente Gabriele Melluso, è necessario un tavolo al Mimit “tra le associazioni dei consumatori e quelle di rappresentanza degli esercenti” per “educare” entrambe le parti. Assoutenti ricorda anche che non è obbligatorio il cambio per i prodotti senza difetti all’acquisto, ma nel caso la merce sia difettosa conviene sempre conservare lo scontrino.

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