lunedì, Gennaio 6, 2025

Bergamo, vigilante di un supermercato ucciso a coltellate al termine di una lite

Un addetto alla sicurezza di un supermercato è stato ucciso a coltellate in pieno centro a Bergamo al termine di una lite. Il delitto è avvenuto in via Tiraboschi nei pressi del Carrefour dove la vittima, un 36enne, lavorava. L’omicidio è avvenuto al piano seminterrato dell’edificio che ospita diversi negozi. Secondo alcune testimonianze, il vigilante e il suo aggressore si sono rincorsi per alcuni metri, poi il 40enne è stato spinto su una vetrina cadendo per terra. Solo in quel momento l’omicida lo ha colpito con 4 forse 5 coltellate per poi darsi alla fuga. L’uomo ucciso si chiamava Mamadi Tunkara, era originario del Gambia ed era il responsabile della sicurezza del supermercato Carrefour di via Tiraboschi: stava arrivando in bici al supermercato, probabilmente per iniziare il turno di lavoro. Arrivato all’altezza del passaggio Pierantonio Cividini, una piccola galleria di negozi, è stato spintonato da un uomo, è caduto a terra ed è stato colpito a morte. L’assassino l’avrebbe ferito con quattro o cinque coltellate. Caccia all’uomo I soccorsi del 118 sono stati tempestivi, ma per Tunkara non c’è stato nulla da fare. L’omicida si è poi velocemente dileguato, scappando verso via Moroni, altra strada del centro di Bergamo bassa. Ora l’assassino è ricercato dalle pattuglie della polizia di Stato, sul posto assieme alla Scientifica. Fondamentali per ricostruire i fatti e risalire all’assassino saranno anche le riprese delle telecamere della zona, presenti anche nel passaggio coperto dove si è consumato il delitto. L’omicidio è avvenuto nel pieno centro di Bergamo, praticamente nel trafficato largo Porta Nuova e a pochi metri dal Sentierone, la strada principale della movida della città bassa, dove sono allestiti i mercatini di Natale e, di fronte a Palazzo Frizzoni, sede del municipio, anche la ruota panoramica. La zona di via Tiraboschi era dunque frequentata. Diversi testimoni che hanno assistito all’omicidio sono stati sentiti dalla polizia. Difficile pensare a un delitto casuale: stando a quanto trapela, probabilmente i due uomini si conoscevano o comunque si erano già incontrati e potrebbero aver avuto una lite già giovedì. Forse l’assassino potrebbe aver atteso Mamadi Tunkara al suo arrivo al lavoro per accoltellarlo. Il fratello della vittima, giunto in lacrime in via Tiraboschi, è stato portato in questura per essere sentito.
Gli amici della vittima: “Era un bravo ragazzo” “Momadi era un bravo ragazzo – ha riferito a L’Eco di Bergamo un amico della vittima -. Eravamo amici: tra nativi del Gambia tutte le settimane ci incontriamo. Viveva in Italia da almeno cinque anni, con il fratello: prima ha lavorato come rider e poi come addetto alla sicurezza”.
Il sindaco: “Vicini alla famiglia della vittima” Sulla vicenda è intervenuta anche il sindaco Elena Carnevali: “Con profondo sgomento abbiamo appreso del tragico evento accaduto nel centro della nostra città – ha detto – . In questo momento desidero esprimere tutta la mia vicinanza e il più sincero cordoglio alla famiglia della vittima, colpita dalla perdita così dolorosa. La sicurezza e la convivenza civile sono valori fondamentali per Bergamo, e ogni episodio di violenza è una ferita per tutta la nostra comunità”.


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