La Russia rinnova i propositi di vendetta contro il Paese invaso dopo la notizia dell’attacco da parte di un drone ucraino contro un’auto di giornalisti di Mosca. Uno dei reporter è morto. “I responsabili saranno puniti”, fanno sapere dal Cremlino affermando che anche i raid ucraini nella regione russa di Belgorod coi missili occidentali Atacms “non resteranno senza risposta”. Il segretario di Stato americano Blinken ritiene che sia stata la Cina a dissuadere Putin dall’uso del nucleare nella guerra. Il presidente ucraino Zelensky afferma che “l’imprevedibilità” del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump potrebbe contribuire a porre fine alla guerra con la Russia e “ad aiutarci a fermare Putin”. Il ministero degli Esteri della Russia ha definito come “un crimine crudele del regime ucraino” l’attacco con un drone di ieri contro un veicolo di giornalisti russi a Donetsk, che ha provocato la morte di un reporter. “L’omicidio deliberato di giornalisti russi è un altro crimine crudele nella serie di atrocità sanguinose del regime di Zelensky, che ricorre a metodi terroristici per eliminare i suoi oppositori ideologici”, ha dichiarato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, su Telegram. Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz potrebbe incontrare il presidente russo Vladimir Putin prima delle elezioni parlamentari del 23 febbraio: lo sostiene il portavoce per la sicurezza del principale partito di opposizione tedesco, la Cdu, Roderich Kiesewetter. Lo riporta Ukrainska Pravda. Finora nulla di ufficiale, ma secondo Kiesewetter “ci sono sempre più segnali che indicano che il Cancelliere Scholz si recherà a Mosca o incontrerà Putin prima del 23 febbraio”.