La polizia ha arrestato a Roma il 66enne Olinto Bonalumi, dal 2022 nell’elenco dei latitanti pericolosi e collegato – secondo quanto accertato dalle indagini – alle organizzazioni mafiose della cosiddetta Società foggiana. Bonalumi deve scontare oltre 13 di anni carcere per i reati di concussione, accesso abusivo a sistemi informatici, intercettazione fraudolenta di conversazioni, furto e rapina. L’uomo, latitante dal 2021, ha commesso in passato reati contro il patrimonio tra cui diversi furti nei caveau di istituti di vigilanza.
L’arresto è stato eseguito nel tardo pomeriggio del 6 gennaio all’esito di indagini coordinate dalla Procura distrettuale di Bari, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale presso la corte di appello di Ancona. Il 66enne è stato individuato e bloccato a Roma in viale Europa dagli uomini della Sisco di Bari e della Squadra mobile di Foggia, con il supporto operativo dello Sco e della Sisco della Squadra mobile di Roma. “I risultati ottenuti dimostrano l’efficacia del lavoro e dell’impegno paziente ed incessante di chi opera per garantire la sicurezza del nostro Paese. È un segnale forte e chiaro: lo Stato è presente dovunque ci sia da combattere criminalità ed illegalità”. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi che si è complimentato con il capo della polizia, Vittorio Pisani, per l’arresto a Roma di Olinto Bonalumi. “A tutte le donne e gli uomini delle forze dell’ordine – aggiunge Piantedosi – va il mio ringraziamento per la professionalità e il senso del dovere dimostrati”.