giovedì, Gennaio 9, 2025

L’UE: “Non c’è incompatibilità tra i satelliti europei e il sistema SpaceX”

Quasi 48 ore dopo lo scoop dell’agenzia statunitense Bloomberg sulle trattative tra l’Italia e SpaceX di Elon Musk per un contratto di 5 anni sulla fornitura al governo di servizi di telecomunicazione criptati basati sulla costellazione di satelliti Starlink, il tema resta al centro del dibattito. Un portavoce della Commissione Europea ha spiegato all’agenzia Ansa che l’eventuale accordo tra l’Italia e SpaceX per l’uso di Starlink sarebbe compatibile con la partecipazione al progetto Iris², la costellazione per l’internet satellitare dell’Ue: “Un regolamento dell’Ue istituisce il sistema Iris² ed è quindi applicabile in tutta l’Ue. L’Italia, in quanto Stato sovrano – sottolinea – ha il pieno potere discrezionale di procedere con decisioni e azioni sovrane”. “La Commissione non commenta in linea di principio discussioni di questo tipo. L’Italia è uno Stato sovrano che prende decisioni sovrane” ribadisce il portavoce, evidenziando d’altra parte il ruolo di primo piano di Roma nella realizzazione della costellazione multiorbitale per offrire internet dallo spazio ai Paesi dell’Ue. “L’Italia – ricorda – è pronta a ospitare uno dei tre centri di controllo di Iris². I servizi governativi completi di Iris² saranno forniti a partire dal 2030, preceduti da servizi governativi precursori a partire dal 2025 attraverso Govsatcom, ossia attraverso la messa in comune e la condivisione della capacità satellitare esistente, di proprietà degli Stati membri, compresa l’Italia”. Il sistema Iris², che prevede una rete da 290 satelliti multiorbitali, fornirà servizi di connettività sicura anche in caso di interruzione delle reti di comunicazioni terrestri causate da guerre, attacchi informatici o eventi climatici estremi, garantendo inoltre la copertura in zone remote e prive di connettività. Iris2 è il terzo programma di punta dell’Ue, dopo Galileo (navigazione satellitare) e Copernicus (monitoraggio ambientale). Si tratta di una costellazione di 290 satelliti per la sicurezza e l’interconnessione. Il progetto è stato ufficialmente avviato con la firma di un contratto di concessione da 10,6 miliardi di euro lo scorso anno. L’obiettivo del progetto affidato al consorzio SpaceRise, che riunisce operatori satellitari leader in Europa (SES, Eutelsat e Hispasat) e grandi aziende come Telespazio, Airbus e Thales, è fornire connettività sicura per governi, aziende e cittadini, compresa la banda larga ad alta velocità nelle aree meno coperte. La costellazione sarà multiorbitale, con satelliti in orbita bassa, media e geostazionaria, e integrerà un sistema crittografico avanzato per resistere a minacce cyber e radiofrequenza. Questo approccio permetterà all’Europa di rispondere a sfide critiche, come il sabotaggio delle infrastrutture di comunicazione, già verificatosi nei Paesi Baltici e in altre regioni. Iris2 prevede una partnership pubblico-privata, con finanziamenti provenienti dal bilancio dell’Ue (6 miliardi), dall’Agenzia Spaziale Europea (550 milioni) e da investimenti privati (4,1 miliardi). I centri di controllo saranno situati in Italia (Fucino), Francia (Tolosa) e Lussemburgo. Oltre agli Stati membri dell’Ue, paesi come Norvegia e Islanda hanno già aderito al programma, mentre sono in corso negoziati con Regno Unito, Giappone, Corea del Sud e Australia per eventuali collaborazioni commerciali. Nella sostanza Iris2 non vuole essere soltanto la risposta europea a Starlink di Elon Musk, ma un pilastro della sovranità tecnologica dell’Ue. Nel pomeriggio di ieri il vicepresidente del Consiglio dei ministri Matteo Salvini aveva dedicato a Musk un post su X, il social media di cui il miliardario è proprietario: “È una figura di spicco nell’innovazione globale: un eventuale accordo con lui e SpaceX per garantire connettività e modernizzazione in tutta Italia non sarebbe una minaccia ma un’opportunità. Sono fiducioso che il Governo si muoverà in questa direzione perché fornire servizi migliori ai cittadini è un dovere”. Circa quaranta minuti più tardi Musk ha risposto: “Sarà grandioso. Altri paesi europei chiederanno di poterlo adottare”. In precedenza si era detto “pronto a fornire all’Italia la connettività più sicura e avanzata”. Il referente italiano di Musk, Andrea Stroppa, sempre su X, è intanto attivissimo nel promuovere il sistema offerto da Space X e nel polemizzare con la copertura mediatica riservata a questa vicenda. “Di certe notizie non c’è traccia da nessuna parte”, scrive stamattina, “perché non bisogna parlarne, sennò i padroni si arrabbiano. Hai letto stamattina i giornali, no? L’ordine è ‘Musk cattivo, Meloni venduta’”. Stroppa afferma che l’Italia con 500 milioni spesi ha solo il 3,4% nel consorzio europeo per il lanciatore di satelliti Ariane6, un razzo “nato già vecchio” che ha fatto il suo primo lancio a fine 2024 e rispetto al quale, sottolinea, non c’è nessun italiano che decide.

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