È crisi in una azienda farmaceutica di Pomezia, i sindacati sono sul piede di guerra e chiamano allo sciopero. Una crisi che riguarda circa 130 lavoratori, che temono ormai gravi problemi per il loro futuro lavorativo. Mancanza di una strategia aziendale, fermo della produzione, scarse condizioni di sicurezza e igiene, ritardi nei pagamenti di stipendi e tredicesime sono i problemi principali che hanno spinto Filctem Cgil e Uiltec Uil insieme alle Rsu di indire uno sciopero di otto ore nello stabilimento Esseti Farmaceutici di Pomezia. C’è stato un incontro dei sindacati con la direzione aziendale. Tale incontro ha evidenziato gravi criticità nelle prospettive dello stabilimento Esseti Farmaceutici di Pomezia, legate alla mancanza di una gestione efficace e di risorse adeguate. I lavoratori si sono mobilitati per richiedere interventi urgenti sia da parte della direzione aziendale, che delle autorità competenti. La mobilitazione è un appello forte volto a salvaguardare il futuro dello stabilimento e i diritti dei lavoratori. C’è bisogno della fornitura tempestiva di materiali per la produzione e la manutenzione degli impianti, del ripristino delle condizioni di sicurezza e igiene, anche attraverso il ritorno della società di pulizie. C’è bisogno della regolarizzazione dei pagamenti, assicurando stabilità economica ai dipendenti e alle loro famiglie. Infatti, l’assenza di un piano strutturato e la mancanza di una visione strategica da parte della direzione rappresenta una delle maggiori preoccupazioni per i lavoratori, perché compromette la stabilità produttiva dell’impianto e mina anche la fiducia nel futuro dell’azienda e nella sua capacità di affrontare le sfide economiche e industriali. Inoltre, la carenza di materiali essenziali per la produzione e la manutenzione degli impianti ha determinato il blocco delle attività, che riduce la capacità operativa dello stabilimento mettendo a rischio la continuità aziendale e i posti di lavoro.