sabato, Gennaio 11, 2025

Edoardo Sforna ucciso a 18 anni, la Procura riapre il caso

E’un giorno di fine agosto del 2011. Intorno alle dieci di sera, davanti ad una pizzeria in un centro commerciale a Morena, periferia sud est di Roma, il 18enne Edoardo Sforna viene ucciso a colpi di pistola. Dodo, come lo chiamavano gli amici, viene freddato da due killer mentre esce dal locale dove lavora come fattorino consegnando pizze a casa. Il giovane da poco diplomato nel tempo libero è anche volontario della croce rossa. Finora impossibile stabilire se Edoardo sia stato ucciso per uno scambio di persona oppure se fosse proprio lui il bersaglio. A 13 anni da quell’esecuzione la procura di Roma ha riaperto il caso. La svolta è arrivata dalle dichiarazioni di alcuni pentiti legati al mondo dello spaccio di droga della capitale. Secondo le testimonianze acquisite subito dopo l’omicidio due killer arrivano sul posto in scooter, uno scende dal mezzo e raggiunge sulla rampa dei gradini Edoardo. Spara quattro colpi, uno dei quali raggiunge la vittima al torace. Secondo alcuni testimoni chi preme il grilletto indossa un casco, ha un ciuffo biondo che la visiera lascia intravedere. Subito dopo i sicari fuggono. A pochi kilometri dall’agguato vengono ritrovati bruciati lo scooter e i due caschi. Adesso le confessioni dei pentiti legati al narcotraffico della capitale potrebbero far luce su assassini e movente di quell’omicidio su cui per tanto tempo è calato il silenzio. Il 2011, l’anno in cui venne ucciso Edoardo Sforna, a Roma una lunga scia di sangue: ci furono 39 omicidi e 20 gambizzazioni. Diversi di quei delitti restano ancora irrisolti.

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