Per la prima volta dal novembre 2023, a tenere col fiato sospeso Israele e Gaza non è l’ennesimo passo verso il collasso delle trattative, ma un ottimismo contenuto a forza, in attesa dell’annuncio che gli ostaggi questa volta torneranno a casa per davvero e scatterà il cessate il fuoco. “L’accordo è sul punto di essere chiuso”, annuncia il presidente americano Joe Biden. Hamas conferma “il desiderio di raggiungere un accordo per porre fine alla guerra”. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, incontrerà oggi i familiari delle persone ancora tenute in ostaggio nella Striscia di Gaza, mentre i negoziati per la loro liberazione sembrano vicine a una svolta positiva. Lo riporta Canale 12. Hamas dovrebbe rilasciare 33 ostaggi durante la prima fase dell’accordo di cessate il fuoco che sta per essere finalizzato a Doha. Lo hanno riferito due fonti ufficiali israeliane, secondo quanto riferisce la Cnn. Israele ritiene che gran parte dei 33 ostaggi liberati in questa fase siano vivi, ma è probabile che nella prima fase del cessate il fuoco, che durerà 42 giorni, Hamas rilasci anche i corpi degli ostaggi uccisi o deceduti durante la prigionia, secondo quanto riferito da un alto funzionario israeliano ai giornalisti. Hamas vorrebbe che Israele restituisse il corpo del suo storico leader Yahya Sinwar, nell’ambito del possibile accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo riporta il quotidiano saudita Al-Hadath. Ma Tel Aviv sarebbe contraria a questa ipotesi, secondo The Times of Israel, che cita le parole attribuite a un funzionario dello Stato ebraico. “Non accadrà. Punto”, avrebbe affermato.