mercoledì, Gennaio 15, 2025

“Pronte a partire le lettere”

Partiranno nelle prossime settimane, probabilmente, le lettere che inviteranno i lottisti di Olmetto-Monteroni a costituirsi in consorzio. Ad annunciarlo, rispondendo alla lettera pubblica inviata nei giorni scorsi alle testate giornalistiche da un residente della frazione rurale, è stato proprio il sindaco Alessandro Grando. Riflettori puntati sull’ultimo ricorso presentato al Tar del Lazio da parte di alcuni lottisti. Per loro, a quanto pare, l’esito sarebbe stato negativo. E ora, con la pubblicazione della sentenza, l’amministrazione potrà procedere all’invio delle raccomandate. «Ora – ha spiegato Grando – possiamo riprendere l’iter. Sicuramente sarà necessario convocare una riunione con i lottisti per dare delle informazioni su come procedere. Successimente ci si dovrà rivolgere ad un notaio: o a quello indicato dal Comune o ad uno di fiducia». Obiettivo: l’adesione, al Consorzio, di almeno il 75% dei proprietari. Solo in questo modi si potrà procedere alla realizzazione di tutte le opere richieste: dalle strade all’illuminazione pubblica. Perché – ha ricordato Grando – «si tratta di un comprensorio privato. Non è di proprietà del Comune». Dunque, per qualsiasi opera da realizzare dovranno pensarci «i proprietari dei lotti». Con il raggiungimento, dunque, del numero minimo per poter avviare il consorzio (il 75%) si potrà andare avanti con la «progettazione, le gare d’appalto». «Tutto – ha rimarcato Grando – sarà gestito dal consorzio stesso e qualsiasi ribasso d’asta sarà a suo beneficio». E se non ci fossero i numeri? «Olmetto Monteroni non si farà mai», ha risposto in maniera concisa il primo cittadino ladispolano. «Si entrerebbe in una procedura di ufficio che dovrebbe gestire il Comune» che, come tante altre realtà sul territorio italiano, non ha però «il personale» e dunque «la possibilità di seguire procedimenti così complessi che richiederebbe espropri, riscossione degli anticipi delle quote dei lottisti per la realizzazione delle opere di urbanizzazione».

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