giovedì, Gennaio 16, 2025

Cerveteri sito unesco ieri ed oggi

“Cerveteri in considerazione dei suoi ben tre porti che ebbe, in epoca antica, tutti operativi: Pyrgi, Punicum ed Alsium. Caisra per gli Etruschi, Caere per i Romani, Agylla per i Greci fu fra le città più ricche, fiorenti ed importanti della Dodecapoli Etrusca (le dodici città-stato più potenti e ricche dell’antica Etruria che si riunivano e consultavano periodicamente con i loro rappresentanti nei boschi sacri di cui ognuna ne possedeva uno suo). All’apice del suo massimo fulgore, nel VI° secolo a.C., contava oltre 25.000 abitanti, più dell’Atene dell’epoca, come scrisse lo storico greco Dionigi di Alicarnasso e possedeva una flotta che gli consentiva di commerciare intensamente e molto proficuamente in tutto il bacino del Mediterraneo anche tramite una stretta alleanza commerciale e militare sia con i Punici che con i Fenici. Fra l’altro a Pyrgi, il porto più importante di Caisra, vi era un insediamento fenicio che ivi gestiva una sorta di colonia emporica con tanto di tempio dedicato alla dea fenicia Astarte, per non dire poi dell’altro porto succitato nomato addirittura Punicum (ove è attualmente il porto di Santa Marinella). Caisra, come tutte le città – stato della Dodecapoli, vedeva al vertice del potere il Lucumone, una sorta di gran sacerdote-principe.

Nel territorio dell’attuale Cerveteri sono state rilevate anche presenze antecedenti all’epoca etrusca risalenti al periodo villanoviano (X°-XII° secolo a.C.). Cerveteri attualmente è una città che ha 38.000 mila abitanti, con un buon incremento demografico, ed il cui comprensorio si estende su di un territorio di 134,43 chilometri quadrati, il cui capoluogo è posizionato a 81 metri sul livello del mare ed il suo territorio va da metri zero a livello del mare (Campo di Mare) a c.a. 300 metri d’altezza nel territorio del suo borgo collinare del Sasso.

Cerveteri è collegata molto bene alla Capitale d’Italia Roma tramite bus, transitanti anche per la vicina Ladispoli ( 3 km. di distanza nella zona più vicina ad essa) treno, strada statale n.1 Aurelia, autostrada Roma Civitavecchia. La stessa statale e la stessa autostrada la collegano anche con il porto di Civitavecchia il quale, nel 2024, ha visto lo sbarco di quattro milioni e mezzo di crocieristi. L’attuale economia locale di Cerveteri si basa principalmente su una notevole agricoltura con una importante viticoltura che permette l’esistenza sul suo territorio di varie aziende produttive vinicole di varie dimensioni.

Attualmente al vertice dell’Amministrazione Comunale vi è la sindaca Arch. Elena Gubetti che è al suo primo mandato. Il suo più che ragguardevole Sito UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità Cerveteri lo detiene insieme a Tarquinia (con la quale ha in comune gli Etruschi) risale al 2 Luglio del 2004 quando il Comitato Esecutivo dell’UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura) riunito a Suzhou, antichissima città della Cina situata sul Fiume Azzurro anch’essa Sito UNESCO, ha proclamato la Necropoli Monumentale della Banditaccia di Cerveteri Sito UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità con la seguente motivazione: “La necropoli di Cerveteri mostra in un contesto funerario lo stesso progetto urbanistico e gli stessi schemi architettonici che venivano applicati nella progettazione delle antiche città”.Il tutto fa parte dell’imprimatur totale dell’UNESCO che dice:“Le Necropoli di Cerveteri e Tarquinia rappresentano un capolavoro del genio creativo dell’uomo: l’estensione delle pitture decorative di Tarquinia è eccezionale sia per le forme che per i contenuti poiché rivelano gli aspetti della vita, della morte e delle credenze religiose degli antichi Etruschi. Cerveteri presenta, nel contesto funerario, le stesse concezioni urbanistiche e architettoniche di una città antica. le due Necropoli costituiscono una testimonianza unica ed eccezionale dell’antica civiltà etrusca, unica tipologia di civilizzazione urbana dell’Italia pre-romana. La descrizione della vita quotidiana, rappresentata sugli affreschi delle tombe, molti dei quali presenti nelle abitazioni etrusche, costituisce una testimonianza unica della scomparsa di questa cultura. Molte delle tombe di Tarquinia e di Cerveteri rappresentano le tipologie di costruzione che non esistono in nessuna altra forma. I cimiteri, progettati come le città etrusche, sono tra i più antichi della Regione”.Da quel giorno anche la Necropoli della Banditaccia di Cerveteri gode di tutela e salvaguardia internazionale come tutti i Siti UNESCO esistenti al mondo ed inseriti nella World Heritage List, aggiungendo, in tal modo, un’altra pagina di storia contemporanea a quella millenaria della Città”.

Arnaldo Gioacchini

Membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale dell’Umanità

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