Un religioso, don Lucio Boldrin, cappellano dal 2019 nel carcere di Rebibbia Nuovo Complesso a Roma, è finito sotto indagine per favoreggiamento. L’accusa è quella di aver ”permesso ad alcuni detenuti di comunicare con l’esterno”. Il sacerdote si è autosospeso dall’incarico in carcere in attesa che la magistratura proseguisse l’inchiesta.