Inizia il secondo Consiglio Comunale di Anzio del mandato di Aurelio Lo Fazio. Oggi, dopo la costituzione dei gruppi consiliari, verranno nominati i componenti delle commissioni.
E’ il momento dell’approvazione delle linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato. Prende la parola Aurelio Lo Fazio, Sindaco di Anzio:
“Care consigliere, cari consiglieri, cittadini presenti Da questa seduta entriamo nel vivo dell’amministrazione democraticamente eletta nella tornata conclusa con il ballottaggio del 1 e 2 dicembre scorsi. Un’elezione seguita a due anni di commissariamento poiché il nostro comune ha subito l’onta dello scioglimento per condizionamento della criminalità. È una vicenda che gli storici avranno modo di giudicare mentre spetta a me e questo consiglio e alle forze politiche tutte e al mondo delle associazioni e alla società civile tenere bene a mente. Sarebbe inutile e dannoso anche solo immaginare che non è successo nulla. Purtroppo è accaduto e siamo noi tutti a dover favorire la crescita di anticorpi adatti affinché non si ripeta. Una parte del percorso è iniziata con la commissione straordinaria che per due anni ha guidato la città, lo ha fatto ereditando una situazione pesante, mettendo mano a diversi meccanismi, primi fra tutti i regolamenti fino a quel momento inesistenti o ampiamente superati, gestendo anche vicende straordinarie come quella legata al fallimento della Capo d’Anzio o le difficoltà enormi nella gestione del rapporto con Aet. Anche oggi sento di ringraziare il Prefetto e i viceprefetti della Commissione straordinaria per come in una situazione senza precedenti per Anzio hanno rappresentato, anzi si sono sostituiti, alle nostre istituzioni. E’ un impegno di tutti pensare alle prossime generazioni senza barattare la propria libertà e così intendiamo governare la città nel rispetto delle opinioni e dei ruoli e delle diverse posizioni ma con ben presente la necessità di tenere la barra dritta. Vogliamo ripartire da Anzio, dall’orgoglio di appartenenza dei nostri concittadini, dal bello che ancora abbiamo, dalla potenzialità inespressa. Questa città è rinata dalle macerie del medioevo e dalla seconda guerra mondiale, saprà farlo sicuramente anche dopo lo scioglimento per infiltrazioni mafiose. La strada è chiara: ripartire dalla certezza delle regole, dall’attività primarie quali pulizia, decoro, strade da sistemare, servizi essenziali, dal porto con concessione pubblica, dall’amore per la città che altri forse non sono riusciti a raggiungere.