mercoledì, Gennaio 22, 2025

Caos treni, Salvini: “Guasti e problemi scomparsi dopo le denunce, ho le spalle larghe”

Matteo Salvini è tornato a parlare del caos treni e della serie di inconvenienti ferroviari registrata di recente. Il ministro dei Trasporti ha affermato di voler “far parlare la realtà: dopo i dedicati approfondimenti delle ultime settimane abbiamo un quadro di incendi dolosi, esplosioni, guasti, rotture e problemi elettrici”. “Guarda un po’ la coincidenza – ha rimarcato il leader della Lega – dopo le pubbliche denunce e gli esposti non si sono più verificati. Tanto che la circolazione è tornata regolare con rarissime eccezioni in gran parte dovute al maltempo”. Durante un’informativa urgente alla Camera sulla situazione della rete ferroviaria nazionale, Salvini ha risposto così alle critiche delle opposizioni e di chi ne chiede le dimissioni dal dicastero. “Come dimostra il processo Open Arms, ho le spalle larghe e non mi fermo se penso di essere nel giusto. Sto lavorando per il bene dell’Italia e degli italiani. Anche tra le opposizioni c’è chi lavora costruttivamente per un’Italia migliore, e vi garantisco che anche nei prossimi tre anni ci impegneremo con la passione e la dedizione che il nostro straordinario Paese merita”. Nel 2024 il settore dei trasporti ha registrato 626 scioperi. “Più di uno al giorno”, ha evidenziato il vicepremier. “E anche per questo, in più di un’occasione, sono intervenuto con lo strumento della precettazione. La tutela dei viaggiatori è e sarà sempre una priorità. Se ne faccia una ragione chi invoca rivolte sociali e chi ha già proclamato l’ennesimo sciopero il prossimo weekend”. L’impegno “senza precedenti per rispondere al Pnrr e ammodernare una rete bloccata da troppi anni può creare problemi”, ha proseguito Salvini. “È fisiologico e non ci può consolare sapere, per esempio, che in Germania più del 35% dei treni viaggia con ritardo”. Nel 2024, secondo di dati ufficiali, “i treni AV (ad altà velocità, ndr) hanno avuto una puntualità di quasi il 75%. Se il nocciolo della polemica è questo, mi permetto di segnalare che negli ultimi anni i risultati peggiori si riferiscono al 2018, quando i ministri dei Trasporti erano stati prima del Pd e poi del M5s (68,8% di puntualità). E anche al 2020, con un ministro del Pd e il 70% di puntualità nonostante i pochi cantieri e i pochissimi convogli, alla luce del Covid che aveva rallentato tutte le attività”.
La replica delle opposizioni Spiegazioni, quelle di Salvini, che non convincono le opposizioni. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha chiesto le “scuse” di Salvini e di “Giorgia Meloni per i disagi” causati ai cittadini, che i dem hanno contato per “una media di 20mila minuti di ritardi al giorno”. Mentre il deputato di Avs Angelo Bonelli ha detto che il ministro “si è voluto costruire un alibi ridicolo: quello di raccontare al Paese che l’Italia è in ginocchio perché una catena penzola da una linea ferroviaria”, per poi accusarlo di aver “drenato l’87% delle risorse per le infrastrutture fino al 2038 per il ponte sullo Stretto”.

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