domenica, Gennaio 26, 2025

Estorsione, incendi e atti persecutori: arrestati tre giovani

Avrebbero incendiato tre automobili parcheggiate in strada, dando poi fuoco anche ai portoni d’ingresso di due abitazioni. Roghi non casuali: si sarebbe trattato di atti di ritorsione per fare pressione su due ragazzi, un italiano e un rumeno, con l’intento di ottenere il pagamento di un debito legato a sostanze stupefacenti. Per questo tre giovani sono stati arrestati in un’operazione congiunta di Polizia e Carabinieri di Civitavecchia.
La sinergia investigativa tra i Carabinieri e la Polizia di Stato, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Civitavecchia, dott. Alberto Liguori e dal Sostituto Procuratore dott. Roberto Savelli, ha permesso di ricostruire con precisione l’accaduto e di identificare gli indagati grazie a un’accurata attività, che ha incluso l’analisi dei messaggi scambiati tra i tre arrestati e l’esame dei filmati provenienti dagli impianti di videosorveglianza presenti nella zona.
L’indagine ha svelato dettagli cruciali. Colui che viene ritenuto il mandante, agli arresti domiciliari, avrebbe dato precise indicazioni durante la notte agli altri due esecutori, incitandoli alla violenza e chiedendo la realizzazione di filmati per verificare che gli atti fossero riusciti e fossero stati eseguiti secondo le sue istruzioni.
Particolare attenzione è stata dedicata all’analisi degli incendi, che, secondo gli elementi indiziari raccolti, erano stati intenzionalmente diretti verso veicoli con l’obiettivo di depistare le indagini e nascondere alle forze dell’ordine l’identità dei veri destinatari delle fiamme. Un tentativo non riuscito: i tre arrestati sono finiti in carcere.

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