La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è atterrata intorno all’ora di pranzo all’aeroporto internazionale King Khalid di Gedda. Nel primo pomeriggio si è recata in visita all’equipaggio a bordo della nave Vespucci dove è stata accolta da diversi cronisti che le hanno posto domande sui temi che stanno dominando il dibattito pubblico. A cominciare dalla vicenda di Daniela Santanchè che è stata rinviata a giudizio per falso in bilancio. “Un rinvio a giudizio non giustifica le dimissioni”, ha detto la premier. “Incontrerò presto il ministro”. Nonostante le sue parole, comunque, da giorni prosegue il pressing sulla ministra affinché valuti una scelta diversa. “Credo che stia comunque in una fase di valutazione, credo stia valutando e sono sicuro che valuterà bene”, ha commentato Ignazio La Russa, tra gli esponenti di FdI a lei più vicini. Tra l’altro, di “valutazioni” in corso aveva parlato anche un altro esponente di FdI, ovvero Giovanni Donzelli. Ma Santanchè ha tenuto a precisare che fare un passo indietro non è fra i suoi pensieri. “Su questa questione del falso in bilancio, non c’è nessuna implicazione politica – ha puntualizzato -, non c’è dolo, non c’è danno e io sono certa che sarò assolta per cui sono assolutamente tranquilla”. E i rapporti con Meloni? Sono “come sempre, come sempre”, ha risposto la ministra ai giornalisti. “In Italia si è colpevoli se condannati non se si è indagati, sospettati, sputtanati o rinviati a giudizio. Per quel che mi riguarda il ministro Santanchè dovrebbe continuare a fare il suo lavoro”. Questo il pensiero di Matteo Salvini a margine di un appuntamento della Lega a Roma. Le dimissioni sono, invece, il passaggio che auspicano anche le opposizioni. Elly Schlein ha sottolineato “l’incoerenza di Meloni” che “non ha detto una parola, né ha ottenuto le dimissioni, su una ministra rinviata a giudizio per falso in bilancio”. E Giuseppe Conte ha promesso che il M5s andrà avanti, spingendo per una “nuova mozione di sfiducia e battaglia in tutte le sedi fino alle dimissioni”.