Mancano 14 giorni alla scadenza dell’affidamento del porto di Anzio alle società Log Service e Sirio Security Service. Società, la prima, che dall’ottobre 2024 su determina commissione prefettizia, gestisce la manutenzione del porto, la seconda invece si occupa prettamente della sicurezza dell’area demaniale.
In poco più di 2 settimane, la nuova amministrazione di Aurelio Lo Fazio è costretta ad affrontare una situazione complessa a più livelli e prendere una decisione, sapendo che è ancora pendente la decisione del Tribunale sulla decadenza o meno della Capo d’Anzio spa, è tutt’altro che semplice. Allo stesso tempo, la situazione richiede decisioni e interventi immediati e concreti da parte del Comune, al momento l’unico a detenere la concessione sull’area demaniale, in primis per i diportisti che rivendicano i contratti con la ex società. La Capo d’Anzio spa, come è emerso nelle relazioni dell’ex revisore dei conti e del collegio sindacale dell’amministrazione Marzoli, è stata definita società “fortemente indebitata” che “non ha la capacità finanziaria per poter far fronte alle obbligazioni assunte nel passato (canoni di concessione e debiti verso l’Ente per l’escussione della Fideiussione, etc). Non si è fatta attendere quindi la sentenza del Tribunale che ha nominato due curatori per la liquidazione giudiziale. Una situazione, quella del luglio del 2024 che ha lasciato il porto di Anzio allo sbando tra dipendenti licenziati e clienti che avevano già pagato i contratti per un anno. Sono state inoltre alzate le sbarre del parcheggione Piazzale Marinai d’Italia, un giro d’affari per la Capo d’Anzio che valeva 500mila euro l’anno.
Vista l’urgenza di concludere la stagione, la commissione prefettizia aveva affidato la gestione temporanea del porto alla società Marina di Nettuno fino ad ottobre, riuscendo a mantenere la concessione demaniale sul porto, poi per 4 mesi la manutenzione del porto è stata affidata alla Log Service fino al 10 febbraio.
L’affidamento è agli sgoccioli e oggi come a luglio ad essere senza risposte sono proprio i proprietari delle barche rimaste nel porto. Anzi, le barche che sono rimaste a galla, perché di queste 8 ne sono affondate durante l’inverno di cui almeno 2 sono tutt’ora a fondo.
A chi spetta rimuovere le barche? Questa è un’altra bella domanda, perché la Log Service è classificata, al momento dell’affidamento come attività di Servizi logistici relativi alla distribuzione delle merci, quindi può occuparsi solo della manutenzione a terra delle banchine e non può operare in acqua.
I punti da affrontare, però, sono ancora altri. Come appurato, la Log Service non è una società per la gestione portuale, quindi ha contratto un’assicurazione per i diportisti e per il personale (i tre che sono stati reinseriti)?
Continuando sulla sicurezza. La società h provveduto a certificare i sistemi di ormeggio? Una pratica che deve essere fatta ogni 6 mesi per garantire che le imbarcazioni in acqua non vengano portate via durante le mareggiate.
Intanto, a vivere i disagi peggiori di questo limbo sono proprio i diportisti che affrontano le difficoltà legate a questo limbo amministrativo.
Negli ultimi giorni sono stati sospesi i servizi di acqua e corrente per una parte delle banchine, come è spenta, segnala un lettore, la luce verde di ingresso al porto.
Peggio. Il 31dicembre alcuni clienti hanno ricevuto la mail dalla Log Service che consiglia ai diportisti di liberare il posto. Una mail che ha lasciato sgomenti, visto che i legali hanno rassicurato che finché il contratto è in essere nessuno deve lasciare il posto barca finché a stabilirlo non è un giudice.
E tra chi è consigliato male e chi si ritrova la barca sott’acqua, c’è chi ne approfitta e senza avere alcun contratto occupa un posto all’interno del porto con le proprie imbarcazaioni.
Tra una società che va e una società che viene, è fondamentale mettere delle boe di salvataggio in questo mare tortuoso. In attesa della gara per il prossimo affidamento, speriamo l’ultimo temporaneo in attesa di avere più certezze per tornare a sognare i lavori per il porto di Anzio, bisogna capire come verranno spesi i soldi che la Regione Lazio ha stanziato per la messa in sicurezza dell’Area.