mercoledì, Gennaio 29, 2025

Rebibbia: falsi certificati e spaccio. Il carcere romano al centro di una maxioperazione dei Carabinieri

Sarebbe stato in contatto con lo stesso psicologo al centro dell’indagine sui falsi certificati, il detenuto ritenuto dai Carabinieri il fulcro di un’organizzazione finalizzata al traffico di stupefacenti. L’uomo, personaggio di spicco del narcotraffico romano, secondo gli investigatori si faceva aiutare dai suoi avvocati – uno dei quali è ora agli arresti – per trasmettere messaggi e direttive ai membri dell’organizzazione attivi all’esterno. Nella casa circondariale sarebbero entrati telefonini cellulari e sostanze stupefacenti. L’organizzazione era attiva nel quadrante sud-est della capitale: Tor Bella Monaca e Cinecittà-Tuscolano, Valle Martella di Zagarolo. Sono 28 le persone entrate nell’ordinanza emessa dal Gip di Roma. In 4 sono invece destinatari di misure cautelari per i reati di false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all’autorità giudiziaria, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. I fatti si svolgono all’interno del Servizio per le Dipendenze (Ser.D.) dell’ASL Roma 2 operante presso la Casa Circondariale di Rebibbia. È qui che gli agenti della Polizia Penitenziaria svolto le proprie indagini e individuato un sistema illecito, promosso in particolare da uno psicologo, finalizzato all’ammissione dei detenuti a misure alternative alla detenzione, basate sulla redazione di mendaci certificazioni attestanti un abuso di stupefacenti/stato di tossicodipendenza o comunque precarie condizioni psicologiche. Lo psicologo è tra i due indagati ora agli arresti domiciliari. Per altri due il G.I.P. del Tribunale Ordinario di Roma ha deciso la sospensione dal pubblico servizio per la durata di un anno. Le due ordinanze, disposte dal Gip di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, sono state eseguite da 300 Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Frascati e dei Comandi di Roma, Napoli, Avellino, Viterbo, L’Aquila, Teramo, Imperia e Bergamo.

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