Il presidente dell’VIII Municipio di Roma, Amedeo Ciaccheri, è stato trattenuto e interrogato dalla polizia turca, mentre si trovava in viaggio con una delegazione per la partecipazione alle celebrazioni del decennale alla battaglia di Rojava, con la vittoria dell’esercito popolare dei curdi sull’Isis. La polizia turca lo “ha fermato e poi rilasciato, con tanto di foglio di via” spiega in una nota Andrea Catarci, esponente di Sinistra civica ecologista a Roma ed ex assessore al Personale della giunta Gualtieri a Roma e attualmente a capo dell’ufficio per la partecipazione del Giubileo. “Giù le mani da Amedeo, dal popolo curdo e dalle mobilitazioni internazionali a sostegno”, aggiunge Catarci. Solidarietà a Ciaccheri arriva anche da Massimiliano Smeriglio, assessore capitolino alla Cultura. “E’ stato creato un clima di preoccupazione per lui e tutta la delegazione che ha partecipato alle celebrazioni per la riconquista di Kobane e la vittoria del popolo curdo contro i terroristi dell’Isis. Mi sembra il sintomo di un atteggiamento ingiustificabile verso progetti di solidarietà e cooperazione e verso chi ha combattuto e sconfitto l’islamismo più estremo anche per noi”. Sull’episodio è intervenuto dopo qualche ora anche l’interessato via social: “Qualche ora faticosa e un foglio di via dalla Turchia ma adesso Roma”, scrive Amedeo Ciaccheri. “Nelle prossime ore potrò finalmente condividere le tappe e un report di una missione importante che ho condiviso con la delegazione italiana invitata a partecipare ai dieci anni dalla liberazione di Kobane da parte dell’ Amministrazione Autonoma del Nord Est della Siria, che ha combattuto e combatte in alleanza con la Coalizione Internazionale di cui fa parte anche il nostro paese contro l’Isis. Un contesto regionale nel pieno della transizione siriana e ancora gravato dagli attacchi delle milizie filoturche al confine tra Siria e Turchia proprio contro le popolazione civili che là hanno resistito in questi dieci anni e chiedono un maggiore impegno politico internazionale.” “Una esperienza incredibile – prosegue Ciaccheri – conclusa con un bruttissimo segnale di ostilità dalla Turchia verso l’impegno nei confronti della causa curda, della pace nel contesto siriano, e verso il riconoscimento dell’opzione del confederalismo democratico. Ringrazio in particolare le Ambasciate italiane in Turchia e nel Kurdistan Iracheno per l’attenzione immediata e i parlamentari Francesca Ghirra e Marco Grimaldi per essere intervenuti tempestivamente. Un impegno che non può che continuare ancora più forte”.