giovedì, Gennaio 30, 2025

Dal centro alla periferia: allarme discariche

Discariche abusive che crescono, volontari delle zoofile di Fareambiente Ladispoli che effettuano sempre più sopralluoghi a caccia di elementi che possano ricondurre agli incivili. Una battaglia che va avanti da tanto, troppo tempo e che dopo tanti proclami sarà rafforzata da apparecchiature tecnologiche come le fototrappole. Le prime sei arriveranno entro una decina di giorni, come confermato dall’assessore ad Ambiente e Lavori pubblici di Palazzo Falcone. «Ho contattato i nostri uffici – anticipa Marco Pierini – e tra questa e al massimo la prossima settimana collocheremo le prime fototrappole. Saranno sei al momento ma successivamente conteremo su un’altra ventina di dispositivi grazie alla convenzione del servizio ritiro abiti usati. Ce ne saranno anche di più in futuro perché restiamo in attesa dell’erogazione dei 18mila euro già finanziati da Città Metropolitana di Roma Capitale. Abbiamo già presentato tutta la documentazione che ci era stata richiesta e posso dire che entro l’anno molte aree saranno coperte. Chi abbandona rifiuti commette un reato e quindi useremo il pugno duro per contrastare l’inciviltà». In questi giorni segnalazioni di degrado via Agrigento in pieno centro abitato, all’area sotto al cavalcaferrovia Nove Novembre, in passato utilizzata già come mega discarica a cielo aperto a pochi passi dai binari della Roma-Civitavecchia. Poi interventi delle guardie ambientali in via Folaghe verso la frazione etrusca di Campo di Mare e nelle campagne di Olmetto, Monteroni e Boietto, altre località spesso “contaminate”. In passato le fototrappole si rivelarono utili proprio nelle periferie beccando parecchie persone che vennero denunciate. Poi non si sa per quale motivo il progetto subì un’interruzione, durata parecchi anni. A Ladispoli il comportamento degli incivili pesa come un macigno sulle spalle di tutti. Un pagamento extra del municipio che, come emerso da uno degli ultimi report, ha superato di media i 200mila euro annui. E con gli utenti che hanno subito un rincaro superiore al 15% sulle bollette, balzello mal digerito perché si erano anche applicati per differenziare al meglio nella speranza di ricevere gli agognati bonus.

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