Le verifiche hanno evidenziato che tali opere non rientrano nella concessione demaniale rilasciata nel 2009, che prevedeva esclusivamente una superficie scoperta. Inoltre, la loro ubicazione risulterebbe – sempre secondo il Comune – difforme rispetto a quanto stabilito nei documenti ufficiali. L’ordinanza ribadisce che le strutture sono state realizzate in assenza di permessi e in violazione delle normative urbanistiche e paesaggistiche vigenti. L’area in questione è soggetta a rigorose tutele ambientali. Il sito rientra in una zona di valore paesaggistico protetta per la presenza di dune e bellezze naturali, oltre a ricadere nelle fasce costiere marittime vincolate per legge. Inoltre, è situata a ridosso della locale Riserva naturale delle Dune di Castelporziano e Capocotta. La presenza delle opere abusive compromette, per il Comune di Pomezia, il rispetto delle normative di tutela del territorio, imponendo un intervento immediato per la rimozione di ogni elemento non autorizzato. Secondo l’ordinanza emessa dal dirigente del settore edilizia privata, la società titolare della concessione demaniale e la società proprietaria dei terreni dovranno provvedere alla demolizione e alla rimozione di tutte le opere abusive entro trenta giorni. In caso di mancato adempimento, il Comune di Pomezia procederà con l’acquisizione dell’area al proprio patrimonio o con la demolizione a spese dei responsabili. L’ordinanza è stata trasmessa alla Polizia Locale per i controlli di competenza e pubblicata all’Albo Pretorio online del Comune di Pomezia per garantire la massima trasparenza.