Ardea, un’area di 700 ettari di proprietà pubblica, è stata vittima di una crescente condizione di illegalità per decenni. Oltre ai problemi di occupazione abusiva, la zona è nota per i roghi tossici, una pratica che ha messo in pericolo la salute degli abitanti. Questa situazione sta creando un ambiente di vita insostenibile, come dimostrano le dichiarazioni di Salvatore, un commerciante locale. Salvatore ha condiviso la sua esperienza nello studio di Giordano, palesando il suo disagio riguardo alla sicurezza nella comunità: “I territori sono diventati invivibili, ci sono spesso atti delinquenziali e furti. Solo nella mia profumeria e nei negozi di abbigliamento ho subito due furti nell’ultimo mese, per danni superiori a 50mila euro.” Le sue parole mettono in evidenza il malcontento crescente tra i residenti, che si vedono costretti a convivere con un livello di insicurezza sempre più alto. Le testimonianze degli abitanti di Ardea fanno emergere un quadro allarmante di una comunità in preda alla paura, dove gli interventi delle autorità sono percepiti come poco efficaci e insoddisfacenti. Salvatore ha espresso la sua frustrazione per il coinvolgimento politico nella questione, affermando: “Sembra che alcuni politici sperano nella nostra disperazione per trasformare i diritti in favori da chiedere, ignorando le reali problematiche del territorio.”