martedì, Febbraio 4, 2025

Viterbo, “Vogliamo far uscire i giovani dall’emarginazione culturale”

“Biglietto sospeso” per permettere anche ai giovani provenienti da famiglie meno abbienti di assistere gratuitamente ai concerti dell’accademia degli Svitati presso il museo nazionale-Rocca Albornoz a Viterbo. È stata presentata ieri mattina, presso la sala assemblee della Fondazione Carivit, la terza edizione di “Biglietto sospeso”, l’iniziativa che permette a specifiche categorie sociali di beneficiare di biglietti gratuiti per i concerti dell’accademia degli Svitati. I biglietti “sospesi” saranno riservati ai figli delle famiglie di Emporio Solidale che, quotidianamente, assiste le persone bisognose dando pasti gratuiti, permettendo l’igiene personale e, ora, anche la possibilità di partecipare a concerti musicali. Saranno 50 i biglietti gratuiti grazie al contributo della Fondazione Carivit, 10 per ogni evento musicale al museo nazionale di piazza della Rocca: il programma è partito il 19 gennaio con “Armonie da Camera” di Mozart e Shostakovich del Trio Ars et Labor. I prossimi eventi ci saranno il 16 febbraio (“Barocco ma non troppo”); il 9 marzo (“5 per Otto…ni”); il 13 aprile (“Compositori d’oggi”) e il 18 maggio (“Solo e Orchestra”).
Luigi Pasqualetti, presidente di Fondazione Carivit, ha detto che «l’iniziativa biglietto sospeso con l’Accademia degli Svitati è ormai consolidata e giunge alla terza edizione. Abbiamo già contribuito con la mostra di pittura di Luciano Ventrone e con il teatro. Stiamo percorrendo la strada di avvicinare i giovani alla cultura, li facciamo uscire da una certa emarginazione culturale. Stavolta collaboriamo anche con il Comune di Viterbo. Avremo 50 biglietti da dare gratuitamente, 10 per ogni evento l’Accedemia degli Svitati don Federico Amendola e Sara De Angelis, avremo 50 biglietti da dare, 10 per ogni manifestazione al museo etrusco di Viterbo».
Alfonso Antoniozzi, assessore alla cultura del Comune di Viterbo, ha sottolineato che «questo è il modo per sostenere le attività culturali, ciò dà la possibilità di partecipare a chi non può permetterselo il lusso di regalarsi una serata di cultura. Grazie a Fondazione Carivit che, con intelligenza, ha abbracciato il biglietto sospeso, per me è una cosa nuova e spero che diventi una tradizione esporre quante più persone alla cultura. Grazie alla disponibilità della Direzione regionale Musei Lazio e all’Accademia degli Svitati: siamo convinti che il teatro come altri luoghi culturali soffrano di una visione polverosa e noiosa che noi stiamo cercando di scardinare».
Sara De Angelis, direttore del museo etrusco di Viterbo ha ricordato che «il primo input appena arrivata era aprire il museo: l’iniziativa con l’Accademia degli Svitati nasce per un progetto del gennaio 2023 ella Direzione regionale musei nazionali Lazio. Siamo alla terza stagione con l’idea di fare entrare la musica dentro il museo e, ciò, ha già portato tanta gente. Già c’è l’agevolazione dei biglietti a due euro per ragazzi dai 18 ai 25 anni e gratuiti per i minorenni che entrano da noi. Serve aprire gli spazi a tutte le forme d’arte. L’idea di un biglietto sospeso è fondamentale perché l’accessibilità è economica, cognitiva e da tutti i punti di vista. Non ha ragione di essere un museo se non in questo modo». Il direttore artistico dell’accademia degli Svitati, Federico Amendola, ha riferito che: «siamo molto contenti, è il terzo anno che facciamo concerti a Viterbo, ai giovani piace contestualizzare, spiegheremo a loro quello che andranno ad ascoltare. Per noi è veramente importante». Domenico Arruzzolo, responsabile dell’Emporio Solidale di Viterbo, ha spiegato che «nostro compito è quello di dare da mangiare alle persone, quindi permettergli di lavarsi e, da qualche anno, c’eravamo resi conto che queste due cose non bastavano e abbiamo messo in campo vari progetti come puntare sui giovani che appartengono alle famiglie dell’Emporio solidale, ne abbiamo 270».
I numeri della povertà sono ampi e il biglietto sospeso è una risposta, seppur minima. «Nel 2024 le famiglie servite dall’Emporio Solidale sono state 575 – continua Arruzzolo -. I giovani sono vittime di situazioni che ereditano e noi su questo abbiamo puntato l’obiettivo. Quando la Fondazione Carivit, che nasce per altre forme di sostegno, ci ha proposto il progetto sula sfera relazionale dei giovani per noi è stato molto importante aderire per i nostri ragazzi. Si tratta di una sensibilità che è una forma d’intelligenza superiore».

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