Il sindaco Tidei risponde alla lista civica Il Pese che Vorrei che nei giorni scorsi è intervenuto su diverse questioni tra cui i lavori all’ex Fungo, le barriere architettoniche, Largo Gentilucci ed infine il progetto della nuova piazza. “Anche il Paese che Vorrei dovrebbe accorgersi che rispetto a dieci anni fa oggi il cielo di Santa Marinella è più terso e luminoso, finalmente libero dalle nubi delle promesse non mantenute – afferma il sindaco – a cominciare dall’uscita dal dissesto. L’amministrazione ha dimostrato di saper trasformare le sfide in opportunità, le parole in azioni scegliendo di seguire il faro di concretezza in mezzo a tante chiacchiere. Sulle barriere architettoniche si sono dette tante bugie. Santa Marinella, è uno dei pochi Comuni a vantare un Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, in tre anni, regolarmente finanziato. Non chiacchiere, dunque, ma fatti concreti e tangibili. Largo Gentilucci per il Paese che vorrei è ridotto a uno squallido parcheggio? Bisognerebbe sentire cosa ne pensano i cittadini, soprattutto gli anziani o coloro che hanno scarsa mobilità, che più di tutti hanno bisogno di un posto dove parcheggiare vicino al centro in una cittadina lunga 24 chilometri. Proprio Largo Gentilucci è un paradosso, un luogo che, nella sua attuale configurazione, soddisfa un’esigenza primaria, ma che testimonia come sia necessario restituire alla città uno spazio di bellezza e di socialità. Ed infine, l’attacco più insidioso, quello che evoca nel Paese che vorrei scenari di interventi predatori e mercificazione dei beni comuni, lo spettro del project financing, agitato come uno spauracchio per impaurire i cittadini, rispondo che abbiamo mosso cinquanta milioni di euro di opere pubbliche in tre anni che sono in gran parte fondi regionali, europei e Pnrr. Sono numeri che parlano chiaro, che testimoniano una visione di sviluppo ambiziosa e concreta in cui il project rappresenta solo un tassello. La piazza è inserita nei piani di questa amministrazione e il project financing è lo strumento che permetterà di realizzare questo sogno, uno spazio pubblico non è solo un insieme di elementi architettonici, ma un luogo capace di entrare nel cuore e nella memoria delle persone. Un luogo da vivere, da amare, da ricordare dove le attività commerciali, culturali e ricreative si fondono in perfetta armonia. Un luogo dove il tempo si dilata e si ritrova il piacere di stare insieme. Insomma una piazza di moderna concezione a misura di una città balneare di 20mila abitanti che d’estate triplica le sue presenze, capace di rappresentare un efficace punto di snodo centrale tra le diverse aree urbane. Significa arredo curato, illuminazione suggestiva, accessibilità per tutti, un’atmosfera accogliente e invitante, un luogo dove il passato dialoga con il futuro, grazie a materiali, tecnologie e forme originali”. “Non sono un ingenuo – conclude Tidei – e conosco benissimo i rischi di un project financing per la piazza, le ombre che si possono celare dietro le luci della finanza. Ma, al contrario del Paese che Vorrei per cui niente ha mai inizio, io penso che la comunità abbia un ruolo importante di controllo e vigilanza per tutta la lunga durata della convenzione concessoria, per far valere anche tra dieci anni, in caso di inadempimenti del privato, quelle clausole di salvaguardia che saranno messe a tutela dell’interesse pubblico”.
Ex Fungo, barriere architettoniche, Largo Gentilucci e nuova piazza: Tidei difende l’operato della giunta
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