martedì, Febbraio 11, 2025

Perugia apre fascicolo dopo l’esposto del Dis contro la Procura di Roma guidata da Lo Voi

La Procura di Perugia “ha provveduto a iscrivere l’esposto del Dis su presunte rivelazioni di notizie riservate comunicate alla Procura della Repubblica di Roma”. Lo ha annunciato l’ufficio del capoluogo umbro, che di fatto ha aperto un fascicolo sulla Procura guidata da Francesco Lo Voi. La Procura di Perugia ha specificato che “non può essere riferito il contenuto dell’iscrizione né il registro in cui è stata disposta, trattandosi di informazioni coperte dal segreto”. Il caso riguarda la pubblicazione di informative di intelligence, in particolare dell’Aisi, su Gaetano Caputi, capo di Gabinetto di Giorgia Meloni: la Procura di Roma, secondo il Dis, avrebbe violato la legge diffondendo un documento riservato sulla vicenda. “L’iscrizione è stata disposta nel rigoroso rispetto dei criteri indicati dall’art. 335 cpp, come modificato dal d.lgs n. 150/22 (riforma Cartabia), e dalla direttiva dell’ufficio in materia”, si legge nel comunicato firmato dal procuratore di Perugia Raffaele Cantone. Nel documento della Procura di Perugia si spiega anche che “il procedimento è stato assegnato al sostituto individuato secondo il criterio predeterminato e automatico e, in relazione alla particolare delicatezza dei fatti in esso esposti, si è ritenuta opportuna la codesignazione dello scrivente”. Cioè il procuratore capo Raffaele Cantone. Quanto richiamato dalla Procura di Perugia nel comunicato con il quale annuncia l’iscrizione dell’esposto depositato dal Dis, fa ipotizzare che il fascicolo sia con ogni probabilità a carico di ignoti. In particolare per il richiamo al “rigoroso rispetto” dei criteri indicati dall’articolo 335 del codice di procedura penale, “come modificato con la cosiddetta riforma Cartabia, e dalla direttiva dell’ufficio in materia” della Procura di Perugia. Si tratta di un’ipotesi, comunque, in quanto la Procura di Perugia ha specificato che “non può essere riferito il contenuto dell’iscrizione né il registro in cui è stata disposta, trattandosi di informazioni coperte dal segreto”. Nel documento allegato al Progetto organizzativo dell’Ufficio pubblicato sul sito della Procura si specifica che “per quanto riguarda i criteri di scelta dei modelli” per l’iscrizione di un procedimento “l’elemento discrettivo principale è costituito dall’individuazione o meno, nel caso concreto, di una notizia di reato, potendosi iscrivere a 21 e 44 solo atti che la contengono”. Nello stesso testo la Procura si sofferma sulle modifiche introdotte dalla riforma Cartabia e sulla scelta di operare “una sorta di filtro preliminare alla iscrizione”. “Consistente – prosegue il testo – nella effettuazione di attività di verifica e della consistenza indiziaria previa rubricazione del fascicolo a modello 44 o 45, virando indiscutibilmente per la seconda delle due opzioni”.

Articoli correlati

 

Ultimi articoli