mercoledì, Febbraio 12, 2025

Usa: liberato un cyber criminale russo. Zelensky: “Fuori dalla Nato? C’è il piano B”

Se l’Ucraina non sarà ammessa nella Nato, dovrà raddoppiare il numero dei suoi militari. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista all’Economist, come riporta Rbc Ukraina. “Se l’Ucraina non è nella Nato, significa che l’Ucraina costruirà la Nato sul suo territorio. Quindi, abbiamo bisogno di un esercito grande quanto quello che hanno oggi i russi. E per tutto questo, abbiamo bisogno di armi e soldi. E chiederemo questo agli Stati Uniti”, ha sottolineato Zelensky, definendo questo un “piano B”. L’adesione all’Ucraina alla Nato non è un risultato “realistico” dell’accordo di pace con la Russia. Lo ha detto il nuovo capo del Pentagono Pete Hegseth aprendo la riunione del gruppo di contatto sull’Ucraina, presieduto dalla Gran Bretagna. Hegseth ha aggiunto che “siamo ad un momento critico della guerra, il conflitto deve finire. Vogliamo un’Ucraina sovrana e prospera, ma riportarla ai confini precedenti al 2014 è irrealistico”. “Non ci deve essere una Minsk 3 in Ucraina, robuste garanzie di sicurezza devono essere date per far sì che non inizi ancora una guerra, ma devono essere assicurate da truppe europee e non europee e se ci sarà una missione di peacekeeping non deve essere una missione Nato e non ci deve essere la copertura dell’articolo 5”. Lo ha detto il nuovo capo del Pentagono Pete Hegseth aprendo la riunione del gruppo di contatto sull’Ucraina, presieduto dalla Gran Bretagna. Hegseth ha escluso la presenza di truppe Usa. Gli Usa avranno come “priorità in futuro l’Indopacifico” e l’Europa in Europa dovrà “assumersi la responsabilità della difesa convenzionale”. Lo ha detto il nuovo capo del Pentagono Pete Hegseth aprendo la riunione del gruppo di contatto sull’Ucraina, presieduto dalla Gran Bretagna. “Gli Usa – ha aggiunto – restano impegnati nella Nato e nella sicurezza dell’Europa ma non tollereranno più squilibri”, ha aggiunto. L’obiettivo di spesa per la difesa della Nato deve essere “sopra il 3%”., ha detto da parte sua il segretario generale dell’Alleanza, Mark Rutte, tornando a invitare gli alleati a fare “molto di più”. L’obiettivo di spesa per la difesa della Nato deve essere “sopra il 3%”., ha detto da parte sua il segretario generale dell’Alleanza, Mark Rutte, tornando a invitare gli alleati a fare “molto di più”. “Nel 2024 gli alleati Nato in Europa e Canada hanno investito 485 miliardi di dollari nella difesa, un aumento di quasi il 20% rispetto al 2023, con ben due terzi degli Alleati che spendono almeno il 2% del loro Pil in difesa. Mi aspetto che ancora più alleati raggiungano e in molti casi superino l’obiettivo nel 2025. Dobbiamo fare molto di più”, ha sottolineato.
“Dobbiamo fare molto di più per avere ciò di cui abbiamo bisogno per la deterrenza e la difesa, in modo che il peso sia condiviso in modo più equo”, ha spiegato Rutte alla presenza del nuovo segretario alla Difesa americano Pete Hegseth, al suo primo viaggio al quartier generale dell’Alleanza, evidenziando a più riprese che se la Nato si ferma all’obiettivo del 2% “non potrà difendersi tra cinque anni” e ribadendo la necessità di “più sforzi” nella spesa da destinare alla difesa.

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