Un’ordinanza comunale per mettere in sicurezza l’ex alberghiero di via Ancona. È stata voluta dal sindaco, Alessandro Grando, per scongiurare pericoli per i passanti dopo il crollo di calcinacci. E gli operai sono già entrati in azione programmando gli interventi di ristrutturazione della palazzina avvolta pure dal degrado. Soprattutto nella parte esterna dove una volta gli studenti si radunavano in cortile: erbacce, rifiuti, topi e tante polemiche dei residenti del quartiere. «Fino al termine dei lavori è vietata la sosta (con rimozione forzata dei veicoli) in via Ancona, nel tratto compreso tra il civico 122 e il 124 e in via Fiume, nel tratto compreso tra il 99 e il civico 101», riporta il provvedimento del municipio. «Non si poteva più attendere – ammette il primo cittadino – era crollato un pezzo di cornicione. Gli operai in questi giorni stanno sistemando la facciata dell’ex plesso scolastico sue due lati in seguito ad una mia ordinanza. In più sono stati portati via tutti i rifiuti presente in quel cortile». Se si parla dell’ex alberghiero non si può sorvolare sul futuro dell’immobile e sul piano di trasformarlo in alloggi popolari per le famiglie più bisognose che potrebbero insediarsi a prezzi agevolati. In tanti sono in lista di attesa per ottenere l’inserimento in case a canone ridotto. Il primo passo è stato già effettuato: l’accordo tra Città Metropolitana e Comune per la cessione del diritto di superficie dell’immobile. Affinché vada in porto però è necessario un ulteriore passo in avanti, cioè il via libera dell’Ater. «Stiamo ancora aspettando che l’Ater ci comunichi qualcosa a dire il vero – prosegue il sindaco Grando – ma al momento non ci ha ancora risposto. Non attenderemo all’infinito, tant’è che ho chiesto al nostro vicesindaco Renzo Marchetti di valutare altre strade percorribili per portare a compimento il piano. È un luogo simbolico per la città e meriterebbe di avere un futuro». I prossimi mesi potrebbero essere decisivi per le sorti di questo sito a cui comunque i ladispolani sono tanto affezionati.