sabato, Febbraio 15, 2025

Oggi liberi altri 3 ostaggi. Libano, attentato a convoglio Unifil: “Nessun italiano coinvolto”

Hamas ha liberato i tre ostaggi israeliani Sagui Dekel-Chen, Sasha Troufanov e Iair Horn. Il palco è stato allestito a Khan Younis, simbolo della distruzione nella Striscia di Gaza. I tre israeliani sono stati poi consegnati dalla Croce Rossa alle Idf e sono tornati a casa. Da parte sua lo Stato ebraico ha liberato 369 detenuti palestinesi, che sono stati accolti dalle loro famiglia a Ramlaah. Tra questi c’è anche il “discusso” Ahmed Barghouti, che sta scontando 13 ergastoli per aver compiuto una serie di attacchi terroristici durante la seconda intifada in cui persero la vita 12 israeliani. L’Arabia Saudita ospiterà a febbraio un vertice di cinque Paesi arabi per elaborare una risposta congiunta al piano di Donald Trump di svuotare la Striscia di Gaza dei suoi abitanti e ricostruirla sotto il controllo americano. Nella notte è stato compiuto un attacco a un convoglio Unifil in Libano. Un generale nepalese è rimasto ferito, ma nessun militare italiano è stato coinvolto. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha commentato il rilascio di dei tre ostaggi israeliani scrivendo sul social Truth di sua proprietà che “la situazione è diversa dalla dichiarazione di Hamas di questa settimana, secondo cui non rilascerà alcun ostaggio”. “Gli ostaggi sembrano essere in buone condizioni”, “ora spetta a Israele decidere cosa fare sulla scadenza che ho fissato per il rilascio di tutti gli ostaggi oggi, entro le 12 (le 18 in Italia, ndr): gli Stati Uniti sosterranno qualsiasi decisione prendano”. I prigionieri palestinesi rilasciati da Israele nell’ambito dell’accordo per gli ostaggi sono stati accolti a Ramallah dalle loro famiglie. Tra i 369 detenuti rilasciati, 36 erano condannati all’ergastolo. Tra i prigionieri più noti figura Ahmed Barghouti, stretto collaboratore di Marwan Barghouti, figura iconica della politica palestinese e leader militante. Israele ha condannato Ahmed all’ergastolo con l’accusa di aver organizzato attentati suicidi durante la Seconda Intifada nei primi anni 2000, causando la morte di civili israeliani. È stato arrestato insieme a Marwan nel 2002. Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 48.264, tra i quali 25 nelle ultime 48 ore. E’ quanto ha reso noto su Telegram il ministero della Sanità di Hamas sottolineando che “diverse vittime sono ancora sotto le macerie e sulle strade”. I feriti sono 111.688, secondo la stessa fonte. 

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