Sono le cinque e mezzo del pomeriggio di mercoledì 10 gennaio 2024. All’Olimpico ci si prepara al derby di Coppa Italia. Lazio e Roma si sfidano per il passaggio del turno. Ma mentre le squadre si riscaldano in campo, sugli spalti comincia uno scambio di lanci di fumogeni tra la tribuna Tevere occupata dai laziali e i distinti Est della Curva sud dei romanisti. In un video il momento dell’esplosione, il giovane che si porta le mani alla testa e si affloscia sulle gradinate. Il petardo, probabilmente nascosto in un fumogeno, sarebbe stato lanciato dai tifosi romanisti ma Andrea Gubbini, 43 anni, conosciuto dalle forze dell’ordine, lo impugna e lo rispedisce al mittente. Esplode vicino a due tifosi giallorossi: uno – ricoverato d’urgenza al Gemelli, perde l’orecchio destro e l’udito. L’altro subisce la perforazione dei timpani. L’ultrà laziale viene riconosciuto dalla Digos e dagli agenti del commissariato Prati grazie alle immagini delle telecamere presenti nello stadio. I giudici di piazzale Clodio hanno condannato a 5 anni il 43enne in rito abbreviato per lesioni personali aggravate per aver commesso il fatto nel corso di una manifestazione sportiva. Dovrà anche risarcire i danni, per lui infine il provvedimento del Daspo ora della durata di dieci anni.