Popolato sin dall’età del Bronzo, prima villaggio e poi luogo di culto, sede amministrativa già nell’antichità, il Campidoglio racconta tante storie. Nella piazza, al centro dell’ovale stellato disegnato da Michelangelo, la statua più famosa di Roma, il Marco Aurelio a cavallo (l’originale si trova nella Esedra dei Musei Capitolini) è rivolta verso il “cupolone” di San Pietro. Fino ad allora il Campidoglio apriva verso i Fori ed il Palatino come si nota dalle arcate del Tabularium – l’antico archivio dell’Urbe – sui cui resti fu edificato il palazzo Senatorio nel Medioevo (secolo XII). Fu il Papa Paolo III a commissionare al Buonarroti, nel Rinascimento, una rotazione del Colle verso il nuovo centro di potere. Per completare la giravolta Michelangelo ridisegnò la piazza ed anche la Cordonata: la scala, adatta a pedoni e cavalieri, che sale da piazza dell’Ara Coeli. I ciclopici Castore e Polluce accolgono il visitatore. Quassù tutto è grandioso, la storia, l’arte, i personaggi. E i dioscuri non sono i soli giganti ad abitare il colle. Dal cortile dei Musei capitolini fa capolino Morforio. Adagiato su un fianco, era una delle sei statue parlanti che con biglietti anonimi esprimevano il dissenso dei romani. In piazza gli fanno compagnia le monumentali statue dei fiumi Nilo e Tevere adagiati al fianco della Dea Roma, nell’omonima fontana. Un altro gigante risiede quassù, è il Colosso di Costantino. Generato dalle moderne tecnologie che attraverso scansioni in 3d lo hanno riportato in vita assemblando antichi frammenti è collocato nei giardini di Villa Caffarelli. In via di San Pietro in Carcere una piccola lupa, simbolo della città, in cima da una colonna fa la guardia all’ingresso di Sisto IV, accesso principale al Palazzo Senatorio che ospita gli uffici del Sindaco e l’Aula Giulio Cesare dove si riunisce l’Assemblea Capitolina dei consiglieri eletti dai cittadini. Sisto IV fu il pontefice che fece rinnovare l’ingresso nel 1477 come accesso agli ambienti destinati alla conservazione del sale (Salara), che era monopolio del Comune di Roma. Di fronte, da una delle tante fontane del Colle sgorga l’Acqua Felice portata quassù nel 1587. Dai sovrastanti giardini si gode uno splendido affaccio sui Mercati di Traiano.