martedì, Febbraio 18, 2025

Hamas consegnerà giovedì i corpi della famiglia Bibas. Migliaia di palestinesi in fuga dalla Cisgiordania

Hamas rilascerà sabato sei ostaggi israeliani vivi. Si tratta degli ultimi ostaggi ancora in vita della lista dei 33 che devono essere liberati nella prima fase dell’accordo. In cambio farà entrare centinaia di altre roulotte nella Striscia di Gaza. Tel Aviv, inoltre, dovrebbe ricevere giovedì i corpi di 4 ostaggi (tra cui la famiglia Bibas). Migliaia di palestinesi sono in fuga dalle loro case in Cisgiordania sopo l’operazione militare di Tel Aviv che ha colpito i campi profughi del Paese nelle ultime settimane. Le truppe israeliane si sono intanto ritirate dai villaggi di confine del Libano ma rimarranno “cinque punti strategici per controllare le comunità nel Libano meridionale e le nostre comunità al confine”. Parlando del piano di Trump per Gaza, il premier Netanyahu ha detto: “Se i residenti vogliono lasciare la Striscia, è una loro scelta”. Migliaia di palestinesi sono stati costretti a fuggire dalle loro case in Cisgiordania in seguito all’operazione militare israeliana che ha colpito i campi profughi di Jenin, Tulkarem e Nur Shams, in Cisgiordania nelle ultime settimane. Secondo l’Autorità palestinese, circa 17mila persone hanno lasciato il campo di Jenin, 6mila quello di Nur Shams e 10mila quello di Tulkarem, mentre la distruzione di infrastrutture e abitazioni continua. “Non sappiamo cosa stia accadendo nel campo, ma le demolizioni continuano e le strade vengono distrutte”, ha dichiarato Mohammed al-Sabbagh, responsabile del comitato servizi del campo profughi di Jenin. “Nelle ultime ore siamo stati in subbuglio dopo l’annuncio del portavoce di Hamas sul previsto ritorno di Shiri, Ariel e Kfir questo giovedì, come parte della fase di rilascio dei resti degli ostaggi. Vogliamo chiarire che, pur essendo a conoscenza di queste notizie, non abbiamo ancora ricevuto alcuna conferma ufficiale in merito. Finché non riceveremo una conferma definitiva, il nostro viaggio non sarà terminato”. Lo afferma la famiglia Bibas in un comunicato emanato dal Forum dei familiari degli ostaggi. “Chiediamo ai media e al pubblico di rispettare la nostra privacy e di astenersi dal contattarci in merito a questa questione”, si legge ancora. Israele conferma che sabato saranno libeati sei ostaggi, gli ultimi vivi sulla lista di coloro che saranno rilasciati nella prima fase dell’accordo. Quattordici dei 33 ostaggi presenti nell’elenco originario della fase 1 devono ancora essere liberati; Hamas ha detto che otto di loro sono morti, e Israele ha detto che questo corrisponde alle sue stesse informazioni. L’unico nome sulla lista di cui Israele ha confermato la morte è Shlomo Mantzur. Israele ha affermato di nutrire “gravi preoccupazioni” per la sorte di Shiri Bibas e dei suoi figli Ariel e Kfir. Il leader di Hamas a Gaza, Khalil al Hayya, ha detto che tra i sei ostaggi vivi ci saranno due israeliani, Avera Mengistu e Hisham al Sayed, che sono detenuti da oltre un decennio. Al Hayya ha anche affermato che il rilascio sarà condizionato al fatto che Israele rispetti la sua parte della prima fase dell’accordo. Inizialmente tre ostaggi vivi sarebbero stati liberati sabato. Si ritiene che altri 24 ostaggi vivi verranno rilasciati durante la fase 2 dell’accordo. Il Libano ha condannato oggi la presenza di Israele sul suo territorio definendola una “occupazione”, dopo che l’Idf ha affermato che le sue truppe rimarranno in 5 località nonostante la scadenza del termine fissato dall’accordo di tregua con Hezbollah per il loro ritiro: lo riporta il Guardian. Un portavoce della presidenza ha affermato che il Libano ha il diritto di utilizzare tutti i mezzi per garantire un completo ritiro israeliano. Il Libano, inoltre, cercherà l’aiuto del Consiglio di sicurezza dell’Onu per “affrontare le violazioni israeliane e costringere Israele a ritirarsi immediatamente”.

Articoli correlati

Ultimi articoli