martedì, Febbraio 18, 2025

Mattarella in Montenegro replica a Mosca: “Serve un mondo che rispetti il diritto internazionale”

Nell’ambito della visita di Stato di due giorni a Podgorica, in Montenegro, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato al palazzo presidenziale Plavi Dvorac di Cettigne accolto dall’omologo montenegrino Jakov Milatovic. Dopo gli onori militari, ha preso il via il colloquio fra i due capi di Stato. Al termine si sono tenuti i colloqui allargati alle delegazioni. Successivamente, la conferenza stampa congiunta. “Il mondo che noi vorremmo è quello che rispetta il diritto internazionale”, ha detto il Capo di Stato italiano parlando in conferenza stampa a Cettigne, dopo i colloqui con il presidente montenegrino. “Da tre anni a questa parte la posizione dell’Italia è nitida, limpida, chiarissima, quella dell’invito del ristabilimento del rispetto del diritto internazionale, del rispetto della sovranità di ogni Stato”, piccolo o grande che sia. “Questa ferma vigorosa affermazione è stata alla base del sostegno che l’Italia con l’Ue e gli Usa ha assicurato all’Ucraina. Questa posizione è stata sempre accompagnata dall’auspicio che la Russia torni ad assumere il suo ruolo nel rispetto dei principi della sovranità degli Stati. Questo è un auspicio” per il “rispetto del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite”, ha detto Mattarella. Rispondendo a una domanda sul vertice di Parigi dedicato al conflitto in Ucraina, Mattarella ha detto che “l’auspicio è per una pace giusta e non fittizia, fragile o superabile in poco tempo”. “È utile ricordare che quando l’Ucraina, con il consenso della Russia, divenne indipendente disponeva di una grande quantità di armi nucleari. Su sollecitazione di Usa e Russia l’Ucraina ha consegnato alla Russia alcune migliaia di testate nucleari. A fronte di quello nel trattato sottoscritto l’Ucraina registrava l’impegno di questi Paesi a rispettarne e garantirne indipendenza e integrità territoriale, Noi vorremmo che si ripristinassero quegli impegni ed accordi”, ha detto Mattarella. “La Nato è nata decenni addietro, ha una storia robusta e non c’è nulla che può incrinare questo legame, non ho timore. Non vi è pericolo che possa essere incrinato”. Ha detto Mattarella. “È stata irrobustita dalla storia, dai risultati conseguiti e non vi è pericolo che possa essere incrinata da qualsiasi cosa”. “L’Italia è convinta dell’indispensabilità e dell’urgenza” dell’entrata del Montenegro e dei Balcani occidentali nell’Unione europea. “L’obiettivo del 2028 è un obiettivo praticabile” e il Montenegro è in posizione “avanzata” in questa strada, ha detto Mattarella. “L’Italia sta collaborando in ogni modo ed è lietissima di registrare i grandi progressi del Montenegro: l’Italia aiuterà in tutti i modi perché ciò avvenga”, ha aggiunto il Capo di Stato. “Incommensurabile il sostegno dell’Italia per quanto concerne l’allargamento dell’Ue a tutti i Paesi dei Balcani occidentali. L’obiettivo qui in Montenegro lo abbiamo chiaramente stabilito, vogliamo diventare membri dell’Unione europea a pari diritto nel 2028. Proprio nel 2028 l’Italia presiederà l’Ue e perché non dirlo ossia che insieme desideriamo che si possa celebrare nel 2028 l’adesione e la nostra partecipazione di diritto all’Ue”, queste le parole del presidente del Montenegro Jakov Milatovic nella conferenza stampa congiunta. “Ho ricordato la mia visita del 2015, una delle prime che ho fatto da presidente della Repubblica. L’intensità delle nostre interazioni è testimoniata anche dai tanti incontri a livello politico e istituzionale che dimostrano la solidità dell’amicizia che è anche storica”, ha detto il presidente Mattarella, parlando in conferenza stampa. “La lotta alla legalità come ha ricordato il presidente è fatta per il futuro dei nostri giovani ed è un omaggio ai martiri che hanno lottato e che hanno lasciato un patrimonio per la legalità”, ha affermato il presidente della Repubblica. In programma anche la partecipazione all’inaugurazione della mostra dal titolo “Montenegro e Italia: incontro di due popoli”. Ieri pomeriggio, al suo arrivo in Montenegro, il Capo di Stato ha detto: “Gli italiani che vivono e operano all’estero sono il modo in cui il nostro Paese si presenta nella quotidianità, nella vita concreta. Questo è un paese per noi particolarmente importante, siamo non separati ma uniti dall’Adriatico”. Lo ha detto incontrando una rappresentanza della comunità italiana in Montenegro. “L’attaccamento del Montenegro al nostro Paese è crescente, significa che l’esempio dei connazionali che operano qui è apprezzato. Ve ne sono grato, auguri per quello che fate”, ha aggiunto Mattarella.

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