venerdì, Febbraio 21, 2025

Netanyahu: “Fase 2 solo con disarmo Hamas e uscita da Gaza”. Iran: “attaccheremo Israele per la terza volta”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto ai ministri del governo durante un recente incontro che le  condizioni poste da Israele nei prossimi negoziati sui termini della seconda fase dell’accordo sugli ostaggi sono il disarmo di Hamas, la cessazione della presenza dell’organizzazione a Gaza e l’esclusione dell’Autorità Nazionale Palestinese dalla gestione postbellica di Gaza. Lo riporta Channel 12. Non è chiaro se queste richieste possano coesistere con lo sforzo di liberare tutti gli ostaggi israeliani rimasti. Netanyahu, riferisce ancora l’emittente, ha dichiarato ai ministri del che si sarebbe tenuta una riunione separata per discutere della seconda fase dei negoziati prima della partenza della delegazione israeliana per Doha. La delegazione sarà guidata dal confidente di Netanyahu e ministro degli Affari strategici Ron Dermer dopo che il premier ha messo da parte i capi dello Shin Bet, del Mossad e dell’uomo chiave per gli ostaggi dell’Idf, Nitzan Alon, con cui si è scontrato durante le trattative. Israele conferma che sei ostaggi saranno rilasciati sabato e quattro corpi restituiti giovedì. “Durante i negoziati al Cairo sono stati raggiunti gli accordi secondo i quali i sei ostaggi vivi della prima fase saranno rilasciati sabato”, confermano i servizi del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un comunicato pubblicato su Facebook. “Questo giovedì i corpi di quattro ostaggi saranno consegnati a Israele. Secondo l’accordo, la prossima settimana dovrebbero essere consegnati a Israele altri quattro corpi”, aggiungono. Il comandante della forza aerospaziale delle Guardie Rivoluzionarie, Amirali Hajizadeh, ha affermato ieri sera che l’Iran lancerà sicuramente un terzo round dell’operazione ‘True Promise’ con attacchi missilistici e con droni contro Israele.
“Durante i precedenti round dell’operazione iraniana, il regime israeliano ha dovuto affrontare un grande fallimento nella sua difesa, nonostante fosse sostenuto da Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia e Oman”, ha aggiunto Hajizadeh, citato da Tasnim. L’anno scorso l’Iran ha lanciato due attacchi missilistici contro Israele, che in risposta ha attaccato l’Iran due volte, distruggendo i sistemi di difesa aerea del Paese e alcuni siti militari lo scorso ottobre.

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