venerdì, Febbraio 21, 2025

Champions, Psv Eindhoven-Juventus 3-1 dopo l’extra time. Bianconeri eliminati

Dopo Milan e Atalanta, anche la Juve esce dalla Champions League. Dopo il 2-1 dell’andata a Torino, nel ritorno dei playoff la squadra di Thiago Motta perde 3-1 col PSV ai supplementari e viene eliminata dal torneo. Al Philips Stadion nel primo tempo ritmi bassi, poca precisione e match bloccato in mediana. Nella ripresa poi Perisic (53′) sblocca la gara con un bel diagonale al volo, Weah (63′) rimette tutto in equilibrio con un bel destro dal limite e Saibari (74′) riporta avanti gli olandesi trascinando la sfida ai supplementari. Extra-time che porta la firma di Flamingo (98′), lesto a decidere la sfida sottoporta, a castigare la Juve e a portare il PSV agli ottavi, dove sfiderà una tra Inter e Arsenal.

Rispetto alla vittoria con l’Inter, Thiago Motta fa due cambi per il secondo round col PSV: fuori Savona e Thuram, dentro Kelly e Locatelli. Davanti confermati Conceiçao, McKennie e Nico Gonzalez alle spalle di Kolo Muani. A caccia della rimonta, Bosz invece schiera Veerman, Schouten e Saibari in mediana e in attacco punta tutto su Lang, Perisic e De Jong. Alto e subito aggressivo, in avvio è il PSV a prendere in mano il possesso e a fare il match attaccando con tanti uomini. Ordinata e attenta in fase difensiva, la Juve invece fa densità al limite e prova a contenere la sfuriata iniziale di Perisic & Co. raddoppiando sui portatori olandesi e affidandosi alla fisicità di Gatti a centro area. Dopo dieci minuti di equilibrio, Veiga alza bandiera bianca per un problema fisico e Thiago Motta getta Cambiaso nella mischia accentrando Kelly. Mossa obbligata che non modifica l’assetto tattico bianconero, ma che cambia un po’ le dinamiche di gioco della Juve, allunga le squadre e apre gli spazi. Da una parte Kolo Muani non concretizza gli assist di Weah e Koopmeiners e Benitez si oppone a un sinistro di Cambiaso. Dall’altra Kelly respinge due tentativi di Lang e Di Gregorio disinnesca una situazione pericolosa in tandem con Cambiaso. Occasioni che non bastano per dare una spallata alla gara e portano le squadre negli spogliatoi a reti inviolate.
La ripresa inizia senza cambi e col PSV che prova a palleggiare con più rapidità tra le linee e a spingere sugli esterni. Kelly rischia grosso su Flamingo in area, poi Di Gregorio blocca un sinistro di Perisic e un destro di Lang centra l’esterno della rete. Occasioni a cui la Juve risponde giocando di rimessa e impegnando Benitez con Kolo Muani, ma allungando anche un po’ le distanze tra i reparti. Atteggiamento che presta il fianco alla rapidità del tridente del PSV e porta al gol che rompe l’equilibrio. Pescato da un gran taglio di Lang in profondità, Perisic prende la mira di destro e sblocca la gara con un bel diagonale al volo. Prodezza che punisce la difesa bianconera e dà entusiasmo agli olandesi. In spinta, gli uomini di Bosz dialogano bene nello stetto e attaccano la profondità con più cattiveria. Un destro a giro di Lang non trova la porta, poi Gatti salva tutto su un inserimento di Veerman e De Jong sfiora il raddoppio di testa. Aggressivo, alto e in fiducia, il PSV conquista rapidamente palla e attacca con tanti uomini. Costretta ad abbassarsi, la Juve invece serra le linee, battaglia nei duelli e prova ad affidarsi alle giocate individuali per colpire. Tema tattico che porta subito al pareggio. Sugli sviluppi di una punizione di Koopmeiners Weah batte Benitez dal limite e l’arbitro Vincic convalida tutto dopo una revisione a bordocampo sulla posizione di Kelly a inizio azione. Rete che rimette tutto in equilibrio, ma che innesca anche nuovamente il forcing olandese. Til entra al posto di Schouten, poi Saibari riporta avanti il PSV sfruttando al meglio un tocco di De Jong su un cross di Perisic. Guizzo che fotocopia il risultato dell’andata e porta a nuovi cambi. Motta fa entrare Yildiz, Savona e Thuram al posto di Conceicao, Koopmeiners e Locatelli, Bosz invece sostituisce Ledezma con Malacia. Un’incornata di De Jong non centra il bersaglio grosso, poi Bakayoko dà il cambio a Perisic e il PSV chiude i tempi regolamentari all’arrembaggio. Saibari non sfrutta una buona chance in area, poi non trova il tempo giusto per lo stacco su un cross di Malacia. In pressione, gli olandesi allargano il gioco, cercano l’uno contro uno e spingono. Lang impegna Di Gregorio, poi Vlahovic entra al posto di Kolo Muani e il match va ai supplementari.
Nell’extra-time Mbangula dà il cambio a Cambiaso, ma è sempre il PSV a manovrare con più lucidità e a fare la gara. Di Gregorio ferma una conclusione ravvicinata di Saibari, poi Savona rischia l’espulsione per un intervento molto duro su De Jong e gli olandesi firmano il tris con Flamingo, lesto a ribattere la palla in rete dopo un flipper tra Gatti e Di Gregorio sugli svilupi di una grande giocata di Bakayoko. Lampo a cui la Juve, dopo un’altra occasione per Saibari, risponde con una zampata di Vlahovic che si stampa sul palo. Legno che non basta per rimettere in carreggiata la partita. Nel secondeo tempo supplementare il PSV infatti si abbassa, fa entrare un difensore fresco e bada poco alla forma concentrandosi sulla fase di non possesso per proteggere il vantaggio. Un sinistro di Thuram termina alto, poi DI Gregorio si supera su Til e nel finale l’assedio bianconero non sfonda. Dopo Milan e Atalanta anche la Juve dice addio alla Champions. Contro una tra Inter e Arsenal ci sarà il PSV.

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