L’ex Nar Massimo Carminati torna in carcere per scontare i tre anni e quattro mesi per il reato di corruzione, per il quale era stato condannato alla pena definitiva a 10 anni nell’ambito del processo “Mondo di Mezzo”. Carminati si è presentato nel carcere di Rebibbia, dopo che la Cassazione ha giudicato inammissibile la richiesta avanzata dai suoi legali per scontare il residuo di pena definitivo con una misura alternativa al carcere.
Revocato l’affidamento ai servizi sociali “A Carminati – spiega all’agenzia Adnkronos l’avvocato Veronica Paturzo – era stato concesso l’affidamento in prova ai servizi sociali che aveva iniziato. Affidamento che gli è stato poi sospeso, senza nessuna violazione commessa, a seguito del ricorso presentato in Cassazione dalla procura generale presso la Corte d’Appello di Roma. La Suprema Corte ha rinviato al Tribunale di Sorveglianza e la stessa Sorveglianza che gli aveva concesso l’affidamento glielo ha negato motivandolo con l’assenza di un percorso risocializzante”.
L’arresto e la vicenda giudiziaria Carminati, soprannominato “Il Nero” o “Il Cecato”, è stato arrestato nel dicembre 2014, nell’ambito dell’inchiesta “Mafia Capitale” conosciuta anche come “Mondo di mezzo”. Era accusato di essere uno dei leader del gruppo che gestiva il traffico di appalti pubblici, soprattutto nel settore dei rifiuti, e altri servizi legati al Comune di Roma. L’inchiesta aveva portato alla luce un sistema di corruzione che coinvolgeva diversi settori della vita amministrativa e politica della capitale, rivelando le infiltrazioni della criminalità nelle istituzioni. Il 9 marzo 2021 era stato condannato dalla Corte d’Appello di Roma a 10 anni di carcere. Il 28 settembre 2022 la Cassazione conferma le condanne per i due.
Mafia Capitale, Massimo Carminati torna in carcere per la pena definitiva
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