“La Russia si sta preparando a dichiarare una presunta ‘vittoria’ nella guerra contro l’Ucraina entro la ‘data tonda’ – il 24 febbraio 2025, terzo anniversario dell’inizio della guerra su larga scala. Inoltre, questi piani potrebbero includere anche una ‘vittoria russa sulla NATO’, dato che la propaganda moscovita ha a lungo descritto la guerra contro l’Ucraina come una guerra contro l’Alleanza. I servizi speciali dello Stato aggressore della Russia sono stati istruiti dai leader del Cremlino a sfruttare al massimo l’intensificazione degli sforzi diplomatici della nuova amministrazione statunitense per porre fine alla guerra russo-ucraina e l’incontro bilaterale delle delegazioni statunitense e russa in Arabia Saudita il 18 febbraio 2025 in campagne informative e psicologiche sovversive. Uno degli obiettivi principali delle nuove metodologie di propaganda del Cremlino è quello di coprire lo status di aggressore e criminale di guerra isolato dal mondo civilizzato con il mantello di un “lato costruttivo del conflitto” presumibilmente pronto per una soluzione pacifica”. È quanto si legge sul canale Telegram della direzione dell’intelligence della Difesa ucraina. Vladimir Putin ha in programma presto un colloquio telefonico con il presidente cinese Xi Jinping per informarlo dei risultati dell’incontro a Riad tra gli Usa e la Russia. Lo riferisce il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Nel suo quotidiano briefing con la stampa, il portavoce ha anche detto che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin hanno concordato un futuro incontro nei colloqui di questa settimana a Riyad – i primi su come porre fine alla guerra in Ucraina prima di negoziati più formali – ma “non ci sono ancora dettagli”. Ha osservato che entrambi si sono detti desiderosi di parlare di persona. “C’è un desiderio dei due presidenti, che hanno espresso, e c’è anche l’istruzione di preparare bene questo incontro in modo che sia il più produttivo possibile. È durante la preparazione che verranno discusse tutte le sfumature”, ha detto spiegato. Peskov ha anche ribadito che Putin è aperto a negoziare una soluzione al conflitto: “Abbiamo i nostri obiettivi, legati alla nostra sicurezza nazionale, ai nostri interessi nazionali, e siamo pronti a raggiungerli attraverso colloqui di pace”, ha dichiarato. Intanto però “l’operazione militare speciale continua. Tutti gli obiettivi fissati dal capo di Stato e dal comandante supremo devono essere raggiunti”. Ha smentito un articolo del Financial Times secondo il quale la Russia, durante i colloqui in Arabia Saudita, avrebbe chiesto il ritiro delle forze della Nato dall’Europa orientale. A chi chiedeva se si potesse definire “filorussa” l’amministrazione Trump, ha replicato: “Non credo, è un’impressione sbagliata”. Le delegazioni statunitense e russa non hanno discusso questioni territoriali durante l’ incontro dei giorni scorsi in Arabia Saudita perché aveva un altro obiettivo, ha affermato il Segretario di Stato statunitense Marco Rubio in un’intervista con la giornalista Catherine Herridge. “Non abbiamo affrontato argomenti specifici sui territori, nessuno di questi, perché non era quello lo scopo di quell’incontro”. “Lo scopo dell’incontro era determinare se ci fosse un reale interesse a discutere di pace o meno”, ha sottolineato. A Riad non si è discusso neanche della revoca delle sanzioni contro la Russia: “Gli europei e l’Ue hanno il loro set di sanzioni sulla Russia. Anche se revocassimo tutte le nostre sanzioni, cosa di cui non si è parlato, anche gli europei dovrebbero revocare le sanzioni affinché qualcosa sia possibile. Quindi, devono essere tutti consultati a un certo punto, ma non siamo ancora a quel punto”, ha proseguito. Rubio ha infine commentato la possibilità di un incontro tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il suo omologo russo Vladimir Putin: “Non so quando avverrà. Ma un incontro tra il Presidente Putin e il Presidente Trump deve essere un incontro su qualcosa. Penso che quando quell’incontro avrà luogo dipenderà in gran parte dal fatto che riusciremo a fare qualche progresso nel porre fine alla guerra in Ucraina e se ci riusciremo e quell’incontro sarà ciò che sigillerà l’accordo, penso che tutti dovrebbero celebrare il fatto che il presidente Trump sia un pacificatore. È l’unico leader globale in questo momento che può far sì che ciò accada”.
Intelligence di Kiev: Mosca vuole dichiarare vittoria il 24 febbraio, su Ucraina e Nato
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